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Estromesso dal cda della Fondazione Sant’Erasmo e poi reintegrato: Polidori non chiederà i danni

Silvio Polidori, dopo una lunga battaglia giudiziaria e anni di rapporto travagliato con la Fondazione Sant'Erasmo, non chiederà i danni per l'estromissione dal cda

silvio polidori

Silvio Polidori non chiederà i danni al Comune di Legnano per l’estromissione dal consiglio di amministrazione della Fondazione Sant’Erasmo poi “ribaltata” dalla giustizia amministrativa dopo due gradi di giudizio. A quasi 20 anni di distanza dai fatti che hanno dato origine alla battaglia giudiziaria prima e alla (ri)nomina poi, l’oggi ex consigliere ha annunciato la volontà di lasciar cadere la richiesta di risarcimento, che pure subito dopo la sentenza aveva ventilato.

Tutto era inizia ad aprile 2004, quando Polidori entra a far parte del cda della neonata fondazione, nuova forma all’epoca da poco assunta dall’ex IPAB Opera Pia Ospizio Sant’Erasmo, su nomina dall’allora sindaco di Legnano Maurizio Cozzi. A quel tavolo il consigliere, che ai tempi militava nelle fila dell’UDC, in una parentesi tra Alleanza Nazionale e Fratelli d’Italia, rimarrà però seduto ben poco: a dicembre dello stesso anno, infatti, il primo cittadino decide per la sua revoca.

Ed è proprio la revoca che porta tutto nelle aule giudiziare. Prima davanti al TAR, che nel 2007 dà torto a Polidori riconoscendo al Comune un «potere di controllo» sui nominati e quindi la possibilità di «disporne la revoca laddove essi non adempiano ai compiti per il cui espletamento sono nominati». Poi davanti al Consiglio di Stato, perchè Polidori contro quella prima sentenza decide di fare ricorso. E stavolta il giudice amministrativo gli dà ragione. Per il Consiglio di Stato va escluso che il Comune abbia la competenza di revocare i componenti del cda della fondazione: il controllo sull’amministrazione delle fondazioni spetta all’autorità governativa e in questo caso l’autorità governativa competente è la Regione. In soldoni, per Palazzo Spada avrebbe dovuto essere la Regione, eventualmente, a revocare la nomina di Polidori, e non il Comune.

Così a febbraio 2020 Silvio Polidori, dopo aver chiesto a fine 2019 il reintegro, era stato (ri)nominato nel cda della Fondazione Sant’Erasmo dall’allora commissario prefettizio Cristiana Cirelli. Anche dopo il ritorno in consiglio di amministrazione, però, il rapporto tra lui e la fondazione era rimasto, per usare un eufemismo, travagliato: già dopo un mese dalla nomina, infatti, il consigliere aveva denunciato la mancanza di volontà di inserirlo nell’organo e nel giro di poco più di un anno e mezzo aveva presentato due esposti in Procura.

Ora, però, Polidori ha deciso di mettere un punto rinunciando a chiedere il risarcimento dei danni. «La battaglia di verità – che alla fine è venuta fuori – ho dovuto combatterla in assoluta solitudine e contro l’indifferenza di tutto il vecchio consiglio di amministrazione e non solo – spiega Polidori -. L’esposto da me presentato nel luglio del 2021 alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio è utilissimo, ma è stato archiviato. Il primo e più importante esposto da me presentato il 15 maggio del 2020, anch’esso alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, è ancora al vaglio del pubblico ministero. Tutti questi fatti mi hanno stancato e deluso. Ora per finire dovrei chiedere un risarcimento danni ad un’amministrazione che nulla c’entra con tutto questo».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Marzo 2023
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