Si alza il sipario sul progetto per la riqualificazione della Corte della Torre Amigazzi di Rescaldina
Il 13 marzo alle 20.45 in auditorium sarà presentato il risultato del processo partecipativo per la riqualificazione della Torre Amigazzi
Si alza il sipario sui risultati della progettazione partecipata promossa a Rescaldina in vista della riqualificazione dell’area al centro del paese dove “svetta” la Torre Amigazzi, che Piazza Chiesa punta a far rinascere grazie al finanziamento da cinque milioni di euro ottenuto, insieme a Legnano e Parabiago, attraverso il Programma innovativo della qualità dell’abitare, finanziato con 2,8 miliardi di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Della riqualificazione in paese si parla ormai da due anni e nelle settimane scorse il consiglio comunale ha messo un primo punto fermo nella strada che porterà a scrivere il futuro della corte e della vicina piazza Mercato approvando la rinegoziazione della convenzione relativa all’edificio, grazie alla quale l’immobile è diventato di proprietà del comune.
La convenzione originaria risale al 2008 e riguarda non solo la corte della Torre Amigazzi, ma anche il piano attuativo in via Caduti di Nassiriya. Quello che era stato scritto nel documento, però, non era mai stato tradotto in realtà, così per partecipare la bando il Comune aveva sottoscritto con l’operatore una scrittura privata in base alla quale la proprietà si impegnava a concedere a Piazza Chiesa l’uso dell’edificio per 25 anni. Nei mesi scorsi, poi, avevano preso il via gli incontri con l’operatore per la rinegoziazione dei piani attuativi che hanno portato all’acquisizione dell’intera corte Amigazzi e di un’area a verde del piano attuativo vicino al Bosco della Pace.
Per contro il Comune ha dovuto tenere conto del mancato ricavo per la realizzazione dei box interrati che ovviamente l’operatore non potrà più costruire sotto la corte, della mancata riqualificazione della Piazza Mercato e della viabilità, del versamento degli oneri e della rimozione del vincolo del canone condizionato legata alla previsione di realizzazione di housing sociale nel piano attuativo di via Caduti di Nassiriya che ora non c’è più necessità di prevedere in quel luogo. A valle di tutte le valutazioni, si è arrivati ad un conguaglio da parte dell’operatore in favore del comune di poco meno di 62mila euro.
In parallelo alla rinegoziazione della convenzione si è mosso anche il percorso partecipativo con la cittadinanza per la progettazione definitiva dell’intervento con le associazioni, la Consulta commercio e in generale la cittadinanza, dal quale erano emerse le idee di una nuova sede per la biblioteca, di un’area museale, di locali per l’esposizione dell’archivio storico del Comune risalente a fine ‘800, di spazi per bambini e di aree polifunzionali che possono essere utilizzati tanto per le iniziative culturali e sociali delle associazioni e del comune quanto come spazio studio per i giovani o per il coworking. Il tutto da affiancare ai negozi di vicinato e ad 11 appartamenti in co-housing e housing sociale.
Ora, dopo aver ascoltato le proposte di associazioni, commercianti e cittadini, raccolte con la collaborazione di ABCittà, la cooperativa che ha seguito Piazza Chiesa nel percorso partecipativo, lunedì 13 marzo alle 20.45 in auditorium comunale verranno presentati il risultato del percorso e il progetto che li recepisce.
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