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TEATRO A SCUOLA CON ATTORI I SOLITI "ELETTI", PERCHE'?

4 Novembre 2010


Ogni anno scolastico il Consiglio di Circolo sceglie un progetto finanziato in parte dal Comune e in parte dal contributo volontario delle famiglie. Da un po’ di anni a questa parte le scuole Mazzini propongono per le quarte e le quinte classi un progetto di danza e teatro con un piccolo spettacolo finale. A questo spettacolo partecipano tutti i bambini per quanto riguarda le coreografie e le canzoni, mentre alla recitazione partecipano solo pochi “eletti”, dai 5 ai 7 bambini per classe.

Come si scelgono i bambini “eletti”?
Quando è toccato al mio primo figlio hanno lasciato che i bambini si offrissero volontari ed io mi chiedo: “Ma non è ai bambini timidi che sarebbe utile fare recitazione?”.

Quando è toccato al mio secondo figlio (in quarta) hanno fatto un’estrazione a sorte, dicendo ai bambini che chi restava escluso avrebbe recitato l’anno dopo. Ora sono in quinta e qualche bambino che non ha recitato lo scorso anno continua a non recitare anche quest’anno, qualche bimbo ha pianto in classe, altri bimbi commossi hanno ceduto la loro estrazione ai piangenti … ed io continuo a chiedermi: “Ma cosa lasciamo che imparino i nostri figli a scuola? Che se sei fortunato partecipi, altrimenti …”
 
Come se non bastasse quest’anno i soldi per finanziare il progetto non bastano, quindi viene richiesto alle famiglie un ulteriore contributo. Ma, contributo a parte, alla fine dell’anno viene dato alle famiglie un questionario di follow up sul progetto, sul quale io ho sempre indicato questa ingiustizia nei confronti dei bambini non “eletti”. All’ultima riunione con genitori e docenti di tutta la scuola è stato detto che niente di negativo è mai saltato fuori a proposito di questo progetto. Quindi o io sono davvero l’unica a pensarla così, o forse i questionari non vengono proprio letti tutti.

Perciò ho deciso di scrivervi, vorrei capire quale è il parere degli altri.
Grazie

Eleonora Frongia 

Al Consiglio di Circolo, al dirigente scolastico e agli stessi genitori la più ampia possibilità di intervento.
Per quanto riguarda la presenza del Comune in questo progetto, per precedenti contatti avuti con l'assessorato, possiamo affermare con sicurezza che si tratta soltanto di un intervento per co-finanziare il progetto, senza tuttavia entrare nel merito in quanto esiste il più profondo rispetto dell'autonomia della scuola e la massima fiducia nelle scelte operate.
Marco Tajé

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