20 febbraio 2020 a Codogno si scopre il primo caso di Covid. In Italia inizia la pandemia
Sono passati tre anni dal 2020, anno lungo e difficile che ha segnato solchi profondi in ciascuno di noi. La serie di podcast Kronos e Kairòs ripercorre quei mesi attraverso la voce dei tanti protagonisti del mondo sanitario, economico e civile
(Foto: M. Borserini)
Kronos, il tempo che scorre. Kairòs i segni che lascia in ciascuno di noi.
Tre anni fa all’ospedale di Codogno veniva trovato il primo caso di Covid. Mattia, il paziente 1 arrivò in condizioni molto gravi.
La Lombardia, in questi tre anni, ha registrato oltre 4 milioni di contagi ( dichiarati) e più di 45.000 vittime.
Oggi il SarS-CoV2 non fa più paura. La campagna vaccinale massiva ha portato ampi risultati. Da settembre l’Italia non è in più in stato di emergenza.
La scorsa settimana, negli ospedali dell’Asst Sette Laghi erano 4 i degenti positivi, un numero che dà il quadro normalizzato di una condizione che, nel novembre 2020, portò Varese a essere tra le province più colpite in Italia e la Sette Laghi l’azienda con il numero maggiore di degenti, 674.
Ricordare la paura, la rabbia, lo smarrimento di quei tre primi mesi in Lockdown è imporante per comprendere la strada fatta. Al Ministero della Salute si è celebrata ufficialmente la Terza Giornata nazionale del Personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato.
Varesenews ha dedicato al 2020 una serie di podcast con le voci dei tanti protagonisti.
“Kronos e Kairòs racconti di una pandemia” è la serie di podcast prodotta da Varesenews per ripercorrere il 2020 così complesso e diverso: tutti ne siamo stati cambiati, tutti ci portiamo dietro un ricordo indelebile.
Il tempo che scorre immutabile è Kronos che diventa Kairòs quando lascia ricordi, emozioni e insegnamenti.
La prima puntata racconta della primavera 2020, quando fummo costretti a confrontarci con una minaccia del tutto nuova. I primi a risentire del cambiamento furono i sanitari, medici, infermieri, oss la cui vita venne letteralmente stravolta tra obbligo di prestare assistenza e paura di rimanere contagiati. Molti affidarono alla carta, appunti di attimi unici e irripetibili, emozioni difficili da rielaborare.
La seconda puntata narra l’ondata dell’autunno che colpì duramente la provincia di Varese. Siamo di nuovo all’interno degli ospedali dove il personale si affanna a curare e a creare nuovi posti letto mentre, all’esterno, si nega l’esistenza della minaccia
La terza puntata del podcast è dedicata alla memoria. Il rischio grande che stavamo correndo appena usciti dal lockdown era lasciarci alle spalle quel terribile periodo rimuovendolo. Come diceva Marguerite Duras il momento peggiore di una guerra è quello in cui finisce perché iniziamo a dimenticare ed è l’inizio dell’oblio. Un desiderio quasi naturale di dimenticare quelle lunghissime giornate in cui dovevamo restare a casa. È nato così questo lungo racconto corale con diversi contributi.
La quarta puntata racconta dei sogni infranti dei giovani e giovanissimi che hanno visto svanire ambizioni e progetti
La quinta puntata è dedicata al mondo dell’economia. Il 2020 è stato un anno di grandi cambiamenti anche per il mondo economico che, all’improvviso, ha visto sconvolgere mercati e ordini
La sesta puntata è il racconto di chi ha vissuto la malattia, si è trovato in un letto di ospedale e ha affrontato anche la terapia intensiva, intubato e sedato. I ricordi di 4 diversi protagonisti della cronaca: Rosario Rasizza Ceo di Openjobmetis, il primario dell’ospedale di Gallarate Angelo Carabelli, il giornalista di La Presse Vito Romaniello e il sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria.
La settima puntata è dedicata al mondo del volontariato, alla poderosa macchina della solidarietà che, dopo un primissimo periodo di sconcerto, ha dato vita a una serie di preziose e importanti testimonianze di attenzione all’altro, altruismo, generosità.
Le cure invisibili è il titolo dell’ottava puntata. Raccontiamo come l’ospedale di Busto Arsizio si sia organizzato per mantenere un filo diretto, attraverso un call center dedicato, tra i pazienti malati di Covid, costretti ad un lungo periodo di isolamento all’interno dell’ospedale, e i familiari desiderosi di avere notizie del proprio caro.
Nella nona puntata del podcast la scrittrice MariaGiovanna Luini, pseudonimo del medico Giovanna Maria Gatti, ci accompagna alla scoperta di un’emozione, lampaura, che ha pregi, regole e modalità di gestione.
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