Anche a Legnano trionfo di Fontana alle elezioni regionali, ma a vincere è l’astensionismo
Anche alle elezioni regionali Fratelli d'Italia si conferma primo partito a Legnano, con l'ex assessore Maira Cacucci che risulta la candidata più votata
Il risultato delle urne di queste elezioni regionali 2023 è incontrovertibile: il centrodestra conferma la propria leadership, Attilio Fontana resta presidente della Lombardia, Fratelli d’Italia si conferma primo partito dopo l’exploit di pochi mesi fa alle elezioni politiche e la coalizione con FDI, Lega e Forza Italia, seppur con pesi interni decisamente cambiati, mantiene il potere in una Regione che governa da 30 anni. A Legnano il dato regionale è confermato con qualche punto percentuale che si sposta più a sinistra o più al centro, ma non in modo da far cambiare i fattori in campo.
Detto questo, non si può ignorare la percentuale enorme di cittadini che a votare non ci sono andati. Il confronto con le scorse elezioni è drammatico. Cinque anni fa, quando si votò con un election day insieme alle politiche, l’affluenza alle urne a Legnano è stata pari 73,55%: su 46.460 elettori votarono in 35.173. Tra domenica 12 e lunedì 13 febbraio 2023 hanno votato in tutto 19.511 legnanesi su 47.389 aventi diritto, pari al 41,17%, un dato desolante che rispecchia quello regionale e che deve far riflettere tutte le forze politiche in campo, ma anche chi come noi fa informazione.
Guardano alle coalizioni, quella a sostegno di Fontana ha portato a casa la maggioranza con il 51,33% sfiorando i 10mila voti voti, Pierfrancesco Majorino si ferma al 35,71% con circa 3mila voti meno del governatore riconfermato, Letizia Moratti arriva all’11,27% con poco più di 2mila voti e Mara Ghidorzi solo all’1,68%, poco sopra i 300 voti. Dati in linea con il risultato regionale con il Terzo Polo e il centrosinistra che in città sono andati un po’ meglio che altrove ma senza che una manciata di punti percentuali facciano una differenza sostanziale.
I CANDIDATI PRESIDENTE
Rispetto a cinque anni fa i voti persi per strada sono tantissimi: Fontana a Legnano aveva vinto con 16.373 voti (48,98%), il candidato del centrosinistra Giorgio Gori ne aveva presi 9.808 (29,34%), il candidato dei 5 Stelle Dario Violi 5.936 (17,76%), Onorio Rosati 735 (2,20%), Angela De Rosa 319 (0,95%), Massimo Roberto Gatti 183 (0,55%) e Giulio Arrighini 73 (0,22%).
LE LISTE
Fratelli d’Italia si conferma primo partito dopo le politiche con 27,98%, il Partito Democratico “tiene” con il 21,66%, la Lega si attesta al 14,52%, la civica di Letizia Moratti al 5,77%, Forza Italia al 5,56%, Azione/Italia Viva al 5,23%, i 5 Stelle crollano al 4,64%, la civica di Majorino al 4,51%, la civica di Fontana al 4,06%, Alleanza Verdi/Sinistra al 3,49%, Unione Popolare all’1,54% e Noi Moderati all’1,03%.
I CANDIDATI CONSIGLIERI
Record a Legnano per Maira Cacucci di Fratelli d’Italia, che se la gioca con altri due/tre candidati per l’approdo in consiglio regionale. Per la Lega è Daniela Laffusa ad ottenere il massimo dei voti nella lista, così come Paola Barbazza nella compagine Italia Viva/Azione. Tra i dem è Paolo Romano a prendere il maggior numero di preferenze, mentre nelle fila dell’Alleanza Verdi/Sinistra e del Patto civico per Majorino Presidente sono rispettivamente l’ex sindaco di Canegrate Roberto Colombo e l’ex primo cittadino di San Giorgio su Legnano Walter Cecchin i leader come numero di preferenze.
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