Quantcast

Elezioni Regionali 2023: il candidato Luca Degani in visita alla Fondazione Sant’Erasmo di Legnano

La Rsa Sant'Erasmo ha invitato i candidati regionali. L'intento è informare gli ospiti in vista delle votazioni del 12 e 13 febbraio e nel contempo parlare delle criticità del terzo settore e del sistema socio sanitario

Rsa Sat'Erasmo di Legnano, la visita del candidato Luca Degani

La campagna elettorale per le elezioni regionali è entrata anche alla Fondazione Sant’Erasmo di Legnano. Sabato 12 e domenica 13 febbraio i lombardi saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Regione. Per informare al meglio gli ospiti della conosciuta struttura legnanese , ecco l’iniziativa per evidenziare le criticità che stanno vivendo il terzo settore e il sistema socio sanitario, condividendo con i futuri amministratori regionali una sorta di documento d’intesa.

Il primo ad accettare l’invito è stato Luca Degani, già presidente di Uneba Lombardia e candidato al consiglio regionale nella lista Fontana Presidente. Quella di oggi, lunedì 6 febbraio, è stata quindi la prima di una serie di visite che, secondo il presidente della Fondazione Sant’Erasmo, Alberto Fedeli, significano «condivisione, volontà di intraprendere un percorso comune a partire dagli spunti offerti dal documento predisposto nei giorni scorsi dalla Fondazione Sant’Erasmo e che affronta il tema dell’invecchiamento della popolazione, la necessità di potenziare i servizi sia residenziali che domiciliari, il sostegno al terzo settore e alle realtà no-profit, la riforma del sistema socio-sanitario in un’ottica di maggior attenzione e apertura al territorio».

Dopo un saluto agli ospiti della struttura, Degani e i rappresentati della Fondazione si sono confrontati sui temi principali e sulle criticità del settore che il prossimo governo regionale dovrà affrontare. All’incontro ha partecipato anche Stefania Pozzati, membro del cda e presidente della commissione anziani di Uneba Lombardia, e il direttore generale della Fondazione, Livio Frigoli.

«Aderisco in toto al documento, che indica anche diverse tematiche importanti da affrontare al più presto – ha precisato Degani -: coprogettare e coprogrammare significa attribuire al terzo settore un riconoscimento identitario, un riconoscimento di supporto che necessita di un’evoluzione degli strumenti di programmazione. A parere mio c’è un tema in cui la riforma del terzo settore deve avere un occhio di maggior riguardo per le attività solidaristiche nei confronti della fragilità: anche a livello fiscale, ad esempio, non dobbiamo rischiare che essere terzo settore rispetto a un ente commerciale, così come è oggi, finisca per costare di più in fatto di imposte. Secondo aspetto: dobbiamo imparare che coprogettare o coprogrammare non significa solo mettere l’adesione finale, ma studiare percorsi istruttori meglio definiti attraverso un piano di zona integrato con la componente sanitaria. Ultimo aspetto in tema di servizi: continuo a pensare che i punti unici di accesso per la ridefinizione del ruolo di case di comunità e ospedali di comunità debbano avere una visione di welfare più ampia, che non riguarda solo la tutela dell’aspetto del bene salute, ma anche la tutela del bene relazionale. Quindi devono diventare luogo di integrazione tra competenze istituzionali degli enti locali, competenze istituzionali delle agenzie di tutela della salute, con il riconoscimento di un ruolo di coprogrammatore ed erogatore del mondo del terzo settore, garantendo così anche una massimizzazione delle risorse a disposizione».

Rsa Sat'Erasmo di Legnano, la visita del candidato Luca Degani

In questo contesto l’avvocato Fedeli ha ricordato che le Rsa non sono più semplici strutture di accoglienza. «Nei giorni scorsi abbiamo tentato di mettere nero su bianco un documento guida, indicando problemi e criticità che per noi e per tutto il settore socio sanitario sarà importante affrontare con il prossimo governo regionale, perché siamo convinti che la strada da seguire sia quella della collaborazione a unico vantaggio della popolazione anziana – ha detto Fedeli -. Parlare di servizi socio sanitari significa parlare non solo di acuti, di residenziali, ma anche di domiciliari e semi residenziali. I nostri enti, la nostra struttura in primis, non sono più solo rsa, ma qualcosa di più simile a un centro multiservizi sul territorio, capace di affrontare le criticità della popolazione anziana, analizzarle e risolverle accompagnando l’utente man mano che le esigenze e i bisogni cambiano. Per questo diciamo alla politica che il terzo settore non profit, del quale noi facciamo parte come Fondazione Sant’Erasmo, non potrà non avere un ruolo da protagonista nel momento in cui i tre quarti della rete dei servizi socio sanitari in Lombardia è oggi gestita proprio dal privato non profit».

Pozzani ha poi sottolineato la necessità di una rivoluzione del settore così da poter dare risposte concrete agli attuali bisogni «Sono momenti importanti, perché chi lavora sul campo percepisce uno scollamento tra ciò che viene deliberato e ciò che si concretizza quando i servizi vengono messi a terra – ha poi aggiunto Pozzati -. I bisogni sono cambiati in modo molto veloce negli ultimi anni e il settore si trova a lavorare all’interno di regole pensate trent’anni fa. Serve una svolta coraggiosa per garantire la sostenibilità dei nostri enti: la politica deve essere in grado di leggere la realtà con gli occhi di chi sta ogni giorno sul campo. Siamo rassicurati dalla presenza di candidati come Degani che troviamo in tutti gli schieramenti: il nostro mondo chiede un impegno concreto della politica a pensare le soluzioni e a coprogettarle con gli enti, per verificarne l’effettiva sostenibilità. Non abbiamo tempo da perdere, perché la prossima legislatura sarà fondamentale: sottovalutare il momento significherebbe, per alcune realtà, non farcela ad andare avanti. Non significa che chiediamo soldi: chiediamo il giusto oltre alla possibilità di avere modelli di presa in carico sostenibili»

Martedì, 7 febbraio, alle 16, gli incontri di approfondimento con gli esponenti politici alla Fondazione Sant’Erasmo proseguono con l’ex presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e il candidato e vicepresidente del consiglio regionale, Carlo Borghetti. «Senza le strutture del terzo settore – è stata la considerazione del direttore generale Frigoli – è evidente che il sistema non regge: siamo enti fondamentali, presenti in settori di vitale importanza. Avere competenze al nostro interno per affrontare le sfide dei prossimi anni – le sfide che riguardano il benessere della popolazione anziana – è importante quanto avere in Regione Lombardia, sia in maggioranze che all’opposizione, persone che conoscono il problema dall’interno, che hanno toccato con mano le difficoltà del settore e le potenzialità delle strutture che lavorano quotidianamente sul campo. Questo è il senso dell’apertura che noi vogliamo dare oggi, preparando il domani e una possibile collaborazione con chi governerà le scelte».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 06 Febbraio 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore