Ancora acque torbide per il fiume Olona, che ieri, venerdì 3 febbraio, nel tratto che attraversa Nerviano hanno assunto un colore tendente al marrone facendo scattare l’allarme. Anche perché il corso d’acqua, tra schiuma bianca, patine maleodoranti, morie di pesci e sversamenti negli anni ne ha dovute sopportare tante e anche se di passi avanti ne sono stati fatti tanti e l’attenzione oggi riservata al fiume non è nemmeno comparabile con quella che l’aveva portato ad essere uno dei corsi d’acqua più inquinati d’Italia, la strada è ancora lunga. E a ricordarcelo pensano i tanti – troppi – sversamenti che ancora vengono rilevati nel nostro territorio.

Tra chi ha segnalato il «colore non dei migliori» del corso d’acqua, come lui stesso lo ha definito, c’è l’ex sindaco Massimo Cozzi, che ha allertato la Polizia Locale cittadina per gli accertamenti del caso. Fortunatamente, però, non sono state rilevati problemi di inquinamento: il colore delle acque, infatti, era legato ad alcuni lavori finalizzati ad evitare il cedimento di massi all’altezza della bocca di presa della roggia molinara del Mulino Starqua.

«Ieri mattina la Polizia Locale del Comune di Nerviano è intervenuta lungo il corso del fiume Olona, a seguito del mutamento dell’aspetto dell’acqua, che risultava torbida pur in assenza di eventi meteorici – ha spiegato infatti la prima cittadina Daniela Colombo -. Al monitoraggio ha partecipato attivamente l’assessore all’ambiente Sergio Parini e la causa è stata riscontrata nella movimentazione del fondo dell’alveo a seguito di alcuni lavori eseguiti in urgenza per scongiurare il cedimento dei massi in corrispondenza della bocca di presa della roggia molinara del Mulino Starquà, nei pressi della scaletta di risalita dei pesci. Questa volta fortunatamente un falso allarme, che ha comunque dimostrato la tempestività di intervento della nostra Polizia Locale».