Elezioni regionali: tutto quello che c’è da sapere per il voto
È ormai partito il conto alla rovescia per le prossime elezioni regionali, che vedranno milioni di lombardi tornare alle urne per rinnovare il consiglio regionale e soprattutto per scegliere il nuovo presidente della Regione. Elezioni che, a differenza di quanto era successo nel 2018, non consegneranno ai lombardi una scheda elettorale “lenzuolo”, con quattro candidati in corsa per la presidenza contro i sette di cinque anni fa.
QUANDO SI VOTA
Fontana firma il decreto, le elezioni regionali lombarde saranno il 12 e 13 febbraio
I seggi saranno aperti domenica 12 febbraio dalle 7 alle 23 e lunedì 13 febbraio dalle 7 alle 15. Le elezioni in Lombardia non prevedono ballottaggi: vincerà il candidato che al primo turno ottiene la maggioranza relativa dei seggi. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura delle urne.
COME SI VOTA
I seggi in consiglio regionale che verranno assegnati con le elezioni sono 80: uno va di diritto al presidente eletto e uno è riservato al primo perdente tra i candidati alla presidenza, mentre gli altri vengono ripartiti con un sistema proporzionale che garantisce almeno un rappresentante ad ogni provincia. È previsto un premio di maggioranza che varia a seconda che la coalizione vincente superi o meno quota 40% alle urne: sotto tale soglia si aggiudica il 55% dei seggi (44), al di sopra, invece, ne ottiene il 60% (48). La soglia di sbarramento per le liste che corrono in solitaria è del 3%, mentre non sono previste soglie per le liste che sostengono un candidato che supera il 5% dei consensi.
Per votare bisogna presentarsi al seggio di riferimento con tessera elettorale e documento di riconoscimento valido. Ogni elettore può votare per un candidato alla carica di presidente della Regione: il voto non comporta automaticamente l’attribuzione di consensi alla lista o alle liste provinciali collegate. È possibile anche votare per un candidato alla carica di presidente e per una delle liste che lo sostengono tracciando un segno sul relativo contrassegno, oppure optare per il voto disgiunto per un aspirante governatore e per una lista collegata ad un altro candidato tracciando un segno sul simbolo di quest’ultima. L’ultima opzione è il voto solo a sostegno di una lista, che automaticamente viene attribuito anche al candidato presidente collegato.
L’elettore può esprimere anche uno o due voti di preferenza scrivendo i relativi nomi negli appositi spazi: se esprime due preferenze, devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
I CANDIDATI
Il centrodestra per tentare la riconferma ai piani alti di Palazzo Lombardia ha scelto di puntare ancora su Attilio Fontana: il governatore uscente, 70 anni e avvocato di professione, prima di approdare al Pirellone è stato sindaco di Induno Olona dal 1995 al 1999, presidente del consiglio regionale dal 2000 al 2005 e sindaco di Varese dal 2006 al 2016.
Il centrosinistra ha scelto l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino, 49 anni, storico leader dell’ala sinistra del PD milanese. Eletto in consiglio comunale a Milano per la prima volta nel 2006, nel 2011 è entrato nella giunta di Giuliano Pisapia ed è stato poi confermato nel ruolo di assessore da Beppe Sala: ruolo mantenuto fino al 2019, quando è stato eletto europarlamentare.
Il Terzo Polo ha scommesso su Letizia Moratti, 73 anni e una carriera non da poco come dirigente d’azienda alle spalle. Volto “storico” del centrodestra, Moratti è stata ministro dell’Istruzione nei governi di Silvio Berlusconi dal 2001 al 2006 e sindaco di Milano dal 2006 al 2011, fallendo la rielezione nel confronto con Giuliano Pisapia. Dopo una lunga assenza dalla scena politica, era stata nominata assessore al Welfare da Attilio Fontana ad inizio 2021, salvo poi dimettersi a novembre 2022 quando è diventato chiaro che la scelta del centrodestra era ricaduta su una candidatura del governatore uscente.
Corre da sola Unione Popolare, il movimento di sinistra radicale fondato nel 2022 dall’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che proverà a sparigliare le carte di quella che si profila come una corsa a tre con la candidatura del “quarto incomodo” Mara Ghidorzi, sociologa e ricercatrice che era stata candidata anche nel 2021 al Municipio 6 di Milano.
LE LISTE
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Al fianco di Attilio Fontana ci saranno Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, la civica Lombardia Ideale e Noi Moderati – Rinascimento Sgarbi. In lista anche diversi candidati del Legnanese: per la Lega troviamo il sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi, l’ex primo cittadino di Nerviano Massimo Cozzi e la consigliera comunale di Legnano Daniela Laffusa; con loro, questa volta lato Fratelli d’Italia, ci saranno l’ex sindaco di Turbigo Christian Garavaglia e Maira Cacucci, oggi assessore a Rozzano ma da anni nome di punta del partito nel Legnanese, dove è stata assessore prima a Rescaldina e poi a Legnano.
Pierfrancesco Majorino sarà sostenuto alle elezioni regionali da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Allenza Verdi – Sinistra e lista Patto civico per Majorino presidente. Con l’ex assessore di Palazzo Marino dal Legnanese tenteranno la scalata al Pirellone l’ex sindaco di San Giorgio su Legnano Walter Cecchin, il consigliere comunale di Nerviano Francesco Pompa e la consigliera comunale di Turbigo Renata Cerutti con il Patto civico per Majorino presidente e l’ex primo cittadino di Canegrate Roberto Colombo con Verdi e Sinistra Italiana. Per il Partito Democratico, invece, correrà il sindaco di Castano Primo Giuseppe Pignatiello, attuale presidente della Conferenza dei sindaci dell’Alto Milanese, mentre in lista con i 5 Stelle c’è Marco Zanzottera di Inveruno.
Mara Ghidorzi è scesa in campo con Unione Popolare, il movimento di sinistra radicale fondato nel 2022 dall’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Al suo fianco dal Legnanese ci sarà Lucia Bertolini, ex insegnante oggi in pensione, che nel 2020 si era proposta come sindaco alle amministrative di Legnano con “La Sinistra – Legnano in Comune”, tentando di riportare in consiglio comunale la voce di uno schieramento rimasto fuori dal parlamentino cittadino dopo la vittoria del centrodestra alle comunali del 2017.
La candidatura di Letizia Moratti sarà appoggiata dalla lista di Azione e Italia Viva e da una civica che porta il nome dell’aspirante presidente. Sosterranno Letizia Moratti dal Legnanese la referente di Azione Legnano Paola Barbazza nella lista di Azione e Italia Viva e l’ex vicesindaco di Busto Garolfo Ilaria Cova, che invece farà parte della civica della coalizione.
LA SCHEDA ELETTORALE
Per le elezioni regionali i cittadini in cabina elettorale troveranno in alto a sinistra sulle schede il nome di Attilio Fontana accompagnato, nell’ordine, dai simboli di Lega, Noi Moderati – Rinascimento Sgarbi, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lombardia Ideale – Fontana Presidente. Seconda posizione per Pierfrancesco Majorino con i contrassegni di Movimento 5 Stelle, Patto civico per Majorino Presidente, PD e Alleanza Verdi – Sinistra.
Sul lato destro della scheda, invece, ci sarà prima il nome di Mara Ghidorzi con il simbolo di Unione Popolare, e poi quello di Letizia Moratti con i simboli dell’omonima civica e della federazione formata da Azione e Italia Viva.
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