Salvare i bambini per salvare il mondo: “Se esiste un perdono”
La recensione di Amanda Colombo della Galleria del Libro
Se esiste un perdono
di F. Massimi
ed. Longanesi
€ 18,60
Nel dicembre del 1938 Nicholas Winton doveva andare a sciare in Svizzera con il suo migliore amico. La sera prima della partenza, il suo amico lo chiama e gli dice: “Cambio di programma. Vieni a Praga.Qui la situazione è drammatica, dobbiamo fare qualcosa.” Da uomo pratico qual è, Nicholas
cambia biglietto e cambia valigia, e parte.
Quello che trova, però, va oltre ogni immaginazione. Alle porte di Praga, infatti, si ammassano decine di migliaia di profughi cecoslovacchi – fuggiti dalla regione dei Sudeti, regalata dall’Europa a Hitler nel vano tentativo di evitare la guerra – in condizioni che dire precarie è un eufemismo: al freddo, nei boschi, senza riparo, nè acqua, servizi igienici, vestiti, cibo. Fra questi, migliaia di bambini. Nicholas non perde tempo: incontra Doreen Warriner, che da mesi – su
legato di Save the Children – fa la spola fra l’Ighilterra e la Cecoslovacchia per far espatriare famiglie a rischio, come quelle di rifugiati politici, dissidenti o giornalisti scomodi. Doreen sta facendo molto, ma Nicholas le spiega che non basta: bisogna portare via i bambini, e in fretta, e nel numero maggiore possibile. La guerra è sempre più vicina – anzi, forse lì è già silenziosamente iniziata – e tutte quelle persone rischiano la vita. Non possono salvare tutti, lo sanno, ma possono far sì che i più deboli e innocenti possano avere un futuro, anche se lontano dalla loro casa e dalla loro famiglia.
Per questo loro due, insieme a Trevor Chadwick – maestro elementare inglese arrivato per adottare due bambini e rimasto per salvarne centinaia – mettono in piedi la più coraggiosa e folle rete di trasporto di minori profughi da Praga a Londra, via treno: giorni di viaggio attraverso confini da passare con documenti spesso falsi, per portare bambini dai due ai dodici anni in una nazione sconosciuta – addirittura nemica – dove li aspetta una famiglia affidataria.
Nel giro di pochi mesi, ne salveranno 669. Una generazione intera deve la vita a questi eroi, pazzi e incoscienti, capaci di falsificare visti e inventarsi favole e cioccolata calda per allontanare piccoli dai loro genitori straziati, ma consapevoli di non avere alternative che separarsi dai propri figli, affinchè vivano. Un’intera generazione e la loro discendenza sono vive grazie a loro, e fino a pochi anni fa nemmeno lo sapevano.
Perchè se la storia che Fabiano Massimi vi ha fin qui raccontato vi sembra enorme e incredibile, il fatto che i tre protagonisti – una volta tornati alle loro vite – non ne abbiano mai fatto parola vi sembrerà impossibile. E invece. Cinquant’anni di silenzio, prima che la moglie di Nicholas si imbattesse nei documenti che comprovavano l’eroico gesto del marito, per puro caso.
Anche l’autore è incappato in questa storia per puro caso, e ha deciso che il mondo dovesse sapere. Ce la racconta in un romanzo appassionante, dai ritmi del thriller, immersa in una Praga magica, in cui si muovono fantasmi veri e presunti, agenti della Gestapo e spie, tre inglesi che vogliono salvare i bambini e una bambina che sembra una leggenda, ma che esiste e non si vuole far salvare.
Fatevi un regalo, leggete questo libro. Non ve ne pentirete.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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