In merito alle notizie riguardanti il canile Cascina Croce di Cornaredo, dove sarebbero state trovate carcasse di cani, intervengono i legali della società del rifugio che «respingono fermamente le accuse e le descrizioni divulgate a mezzo stampa e via social nel corso di questi ultimi giorni». Di seguito la nota a cura degliavvocati Micaela Lopes e Francesco Pambieri.

La famiglia cui fa capo la società che gestisce la struttura alleva cani da sempre mentre dal 1970  conduce il canile con merito riconosciuto e piena soddisfazione di tutti gli interlocutori pubblici e privati succedutisi in oltre cinquant’anni di attività. Gli scriventi precisano che sono in corso indagini difensive volte a dimostrare il corretto operato della gestione (peraltro dimostrato da innumerevoli e regolari controlli e ispezioni), che proseguirà senz’altro con dedizione, passione e il consueto amore per gli animali.Corre l’obbligo di aggiungere che quanto riportato in merito a precedenti indagini a cura del Comune di Robecco sul Naviglio è superato e inconferente, non essendo mai pervenuta alcuna notizia di reato ed essendosi la vicenda di allora conclusa con il regolare pagamento, da parte del Comune, di quanto previsto in Convenzione.
Avvocati Micaela Lopes e Avvocato Francesco Pambieri.