L’aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale a Milano continua a far discutere la politica a Parabiago. Dal 9 gennaio, infatti, sono aumentati i costi dei biglietti ATM e il rialzo, già stigmatizzato dal circolo di Parabiago di Fratelli d’Italia dopo il via libera in consiglio comunale alla mozione della maggioranza contro l’entrata in vigore di Area B, nelle settimane scorse era finito nel mirino del consigliere comunale Giuliano Polito, innescando una polemica con il collega Dem Giorgio Nebuloni che non accenna a spegnersi.

Il consigliere del partito di Giorgia Meloni, tra le altre considerazioni, aveva invitato il sindaco di Milano Beppe Sala a «tenere le mani fuori dalle tasche dei cittadini», e proprio quest’ultima affermazione non era andata a genio a Giorgio Nebuloni, che aveva tacciato l’ex capogruppo di Fratelli d’Italia di usare «due pesi e due misure». Accusa che Polito riconduce ad una discussione che ha visto i due consiglieri contrapposti durante l’ultima seduta consiliare, durante la quale è stato approvato il bilancio di previsione: discussione durante la quale «mi sono permesso di ricordare al collega – sottolinea il consigliere -, che attaccava in modo tutt’altro che costruttivo l’amministrazione comunale, che nell’ultima dozzina d’anni il suo partito è stato praticamente sempre al governo dello Stato e che per questo è il responsabile principale se non unico delle condizioni economiche e sociali del Paese reale, con il quale il PD ha ormai da tanto, tantissimo, troppo tempo ben poco a che spartire».

«Dal suo intervento, deduciamo che il PD di Parabiago, o quantomeno il collega, è d’accordo e condivide l’aumento dei prezzi dei biglietti dell’ATM ed è d’accordo e condivide l’introduzione di Area B, disposizioni che, in effetti, sono state portate avanti dal sindaco di Milano Beppe Sala e dalla sua maggioranza di centrosinistra contro la volontà di tutte le opposizioni e di larga parte della cittadinanza di Milano e della Provincia di Milano – aggiunge Polito -. Il collega Nebuloni è un politico navigato, che ha bisogno di tutto meno che dei consigli di un consigliere comunale giovane come il sottoscritto e, proprio per questo, sono sicuro che sappia che se avesse avuto proposte alternative per il bilancio di previsione avrebbe potuto presentare almeno un singolo emendamento in merito e che se ne avesse avuta la volontà politica avrebbe potuto smarcarsi dalla linea tenuta dal suo partito in questa guerra folle contro automobilisti e pendolari».