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Sindacati sull’Ospedale di Legnano «La Asst Ovest Milanese non è più attrattiva, in tanti scappano»

Cgil, Cisl e Uil sono tornati a puntare i dito contro la direzione dell'Ospedale di Legnano, segnalando il disagio provato da numerosi dipendenti che non riescono più «a sostenere i ritmi di lavoro»

sindacati Sanità

«La situazione in Asst Ovest Milanese è esplosiva. Stiamo assistendo ad una vera e propria emorragia: in tanti scappano dai reparti legnanesi». Lo denunciano i rappresentanti delle tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil che oggi, mercoledì 25 gennaio, sono tornati a puntare i dito contro la direzione dell’Ospedale di Legnano, segnalando il disagio provato da numerosi dipendenti che non riescono più «a sostenere i ritmi di lavoro». Un malessere trattato dai sindacati già negli anni pre Covid che adesso appare in tutta la sua gravità.

In questi anni Vera Addamo segretaria FP Cgil Ticino, Alfio Bernardo della UIL FPL Milano e Lombardia e Enza Cirelli della Cisl Milano Metropoli non hanno mai smesso di dare voce ai lavoratori impegnati in corsia. «Parliamo di medici, infermieri, operatori sanitari professionisti che ogni giorno si impegnano per dare un servizio di qualità – spiegano i tre sindacalisti -. Lavoratori che non si tirano mai indietro e che nonostante i carichi di lavoro estenuanti non vengono valorizzati. Sono persone che non trovano più soddisfacente lavorare nell’Asst Ovest Milanese perchè quest’azienda non è più attrattiva: da qui scappano tutti».

I sindacati parlano di reparti ospedalieri in «grave sofferenza», di un pronto soccorso «al collasso» e di servizi territoriali «marginalizzati». «Il personale è in continuo affanno e l’organizzazione del lavoro si basa sui salti riposo, doppie e triple notti – affermano i tre sindacalisti -. L’Asst è sottorganico, basti pensare che se si interviene per tamponare qualche situazione di criticità se ne aggravano delle altre. Insomma una guerra tra poveri. La carenza di personale è un problema diffuso in tutte le Asst della Lombardia, ma in Asst Ovest Milanese assume una dimensione critica a causa dell’atteggiamento superficiale e approssimativo della Direzione sanitaria. Nonostante le numerose segnalazioni e richieste da parte sindacale, la Asst Ovest Milanese è sembrata distratta e non ha preso provvedimenti per garantire la sicurezza del personale e gestire lo stress lavoro-correlato. La governance della Asst Ovest Milanese mette a rischio la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori».

Viene segnalata la mancanza di una comunicazione con la stessa direzione sanitaria che per le parti sindacali «appare superficiale e approssimativo, con interventi estemporanei, dettati dall’urgenza del momento piuttosto che da un processo di organizzazione del lavoro. Nonostante le numerose segnalazioni e richieste da parte sindacale, a partire dalla questione sicurezza, sicurezza in termini di tutela del personale a 360°, la ASST Ovest Milanese è sembrata piuttosto distratta. Le lavoratrici e i lavoratori sono stanche/i, ed esprimono tutto il loro disagio per una situazione che sembra non avere fine. Anche noi ai tavoli sindacali abbiamo continuato ad evidenziare questi aspetti, ma ad oggi nessuna significativa risposta è arrivata dalla ASST Ovest Milanese. Diciamo basta ad una governance della ASST Ovest Milanese che mette a rischio la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. Diciamo basta ad un sistema disfunzionale che sta determinando l’abbandono della ASST Ovest Milanese da parte di medici, infermieri, oss per transitare in altre aziende sanitarie pubbliche e/o private. Abbiamo bisogno di interlocutori seri e motivati che mettano realmente al centro gli interessi delle persone; un’azienda che produce salute quale è la ASST Ovest Milanese
ha il dovere di occuparsi della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, che rappresentano le risorse principali per assicurare l’erogazione dei servizi e delle prestazioni ai cittadini. Dichiarare con proclami che i bisogni della collettività sono al centro dell’azione della ASST Ovest Milanese e non preoccuparsi dello stato e delle condizioni di chi l’azione la deve compiere è contraddittorio e strumentale.

Il nodo cruciale, secondo i sindacalisti, è rappresentato dal piano direzionale che è «inadeguato» e quindi dalla mancanza di una gestione ottimale delle risorse. «Abbiamo a che fare con una direzione sanitaria con cui è impossibile avviare un serio confronto sull’organizzazione del lavoro – affermano i sindacalisti  -. Una direzione che si trincera dietro atteggiamenti arroganti, supponenti e provocatori, concentrata sull’affermazione del proprio ruolo e la salvaguardia della propria immagine, piuttosto che preoccuparsi del funzionamento dei servizi nell’interesse della collettività. I dipendenti della ASST Ovest Milanese sono al servizio della comunità, non sudditi di una Direzione autoreferenziale e poco aderente alla complessità e criticità del quadro che abbiamo delineato, come FP Cgil Ticino Olona, Cisl Fp Milano Metropoli e UIL FPL Milano non abbiamo più intenzione di accettare pseudo rassicurazioni di possibili soluzioni mai arrivate».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Gennaio 2023
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