Capodanno, da Nerviano un appello per un “uso responsabile e limitato” di petardi, botti e fuochi d’artificio
La Polizia Locale ricorda che sul suolo pubblico è vietato «gettare oggetti accesi nonché sparare mortaretti o altri simili artifizi pur se di libera vendita»
A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno il comune di Nerviano rivolge un appello ai propri cittadini per «un uso responsabile e limitato» di petardi, botti e fuochi d’artificio, che ogni anno si lasciano alle spalle una scia di feriti e a volte anche di morti e rendono la notte di San Silvestro un incubo per gli amici a quattro zampe.
«Ci avviciniamo alla fine del 2022 e come ogni anno, malgrado le varie raccomandazioni, ci aspettiamo il consueto utilizzo di petardi, botti e fuochi di artificio a rafforzare la gioiosità delle prossime ricorrenze – spiega il sindaco Daniela Colombo a nome di tutta la giunta -. Questa usanza certamente rallegra gli animi nei giorni di festa, ma può essere molto pericolosa per l’incolumità delle persone e non solo: i fuochi d’artificio e in generale gli scoppi provocano forte spavento e stress per gli animali domestici e selvatici tanto da innescare reazioni che possono sfociare in tentativi di fughe o aggressività». Il comando di Polizia Locale, inoltre, ricorda che in base al regolamento comunale di Polizia Urbana sul suolo pubblico è vietato «gettare oggetti accesi nonché sparare mortaretti o altri simili artifizi pur se di libera vendita»: «Un divieto che vale tutti i giorni dell’anno – sottolinea la prima cittadina -, ma che in questo periodo vale la pena ricordare».
Niente ordinanze “anti-botti” però a Nerviano, a differenza di quanto si è deciso di fare ad esempio a Cittiglio. Anche perché provvedimenti di questo tipo in realtà lasciano il tempo che trovano: già nel dicembre del 2016, infatti, il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno ha chiarito in un parere che di fuochi di artificio & co. si occupano sia il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che disciplina produzione, deposito, vendita ed uso degli articoli pirotecnici, sia la normativa europea, in una cornice legislativa che basta a garantire la tutela dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza.
Parere recepito nel 2017 anche da una circolare della Prefettura di Milano, nella quale veniva sottolineato che le ordinanze contingibili e urgenti hanno come presupposto il «pericolo di un danno grave ed imminente per l’incolumità pubblica al quale, per il suo carattere di eccezionalità, non possa farsi fronte con i rimedi ordinari e che richiede interventi tempestivi e non dilazionabili». I botti di Capodanno, invece, sono tutt’altro che imprevedibili nel periodo natalizio in generale e la notte di San Silvestro in particolare. E le ordinanze solitamente mettono nero su bianco un «generico divieto» di utilizzare qualsiasi tipo di botti, anche quelli di libera vendita, senza tenere conto di «potenziale lesività, rischiosità e rumorosità. Con il risultato di risultare illegittime, tanto che la Prefettura nella circolare invitava i sindaci ad evitarle.
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