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Si alla Consulta dei Nuovi Cittadini per una “Legnano inclusiva”. La Lega: “È ghettizzante”

Approvato in consiglio comunale il regolamento all'organo comunale che darà voce ai migranti attraverso il confronto, il dialogo e la collaborazione

Migranti Legnano

Approvato in consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza e del consigliere Franco Brumana, il regolamento della Consulta dei Nuovi Cittadini, organo comunale, propositivo, che darà voce ai migranti attraverso il confronto, il dialogo e la collaborazione. Aperta sia ai singoli residenti stranieri e di origine straniera, che alle organizzazioni del territorio cittadino costituite prevalentemente da stranieri, la consulta vuole essere «uno spazio privilegiato di espressione e di ascolto di questa fetta di popolazione che rappresenta il 12% del totale dei cittadini». Lo ha spiegato la consigliera delegata Aurora Delea, intervenuta dopo la presentazione a cura dell’assessore Ilaria Maffei. L’organo avrà sia una funzione consultiva, per dare un parere all’amministrazione sugli atti programmatici, e una più propositiva per lanciare progetti e iniziative. Anche il nome “Nuovi Cittadini” è stato scelto per arrivare a quella «dimensione di cittadinanza futura che insieme vorremmo creare».

Nasce a Legnano la Consulta dei nuovi cittadini per dare voce ai migranti

Critica a la consigliera della Lega, Daniela Laffusa che avrebbe preferito «una consulta per l’integrazione e l’inclusione». «Fare una consulta solo per gli stranieri – ha dichiarato l’esponente del Carroccio – è ghettizzante: viviamo tutti insieme, facciamo cose insieme. Invito i residenti stranieri a partecipare alle altre consulte». Della stessa posizione anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Stefano Carvelli che ha contestato in particolare la «troppa promiscuità tra la vita politica e quella cittadina». «Non riuscite a controllare le consulte vecchie e ne mettete di nuove», ha sottolineato il consigliere comunale Francesco Toia riferendosi alle minacce di morte rivolte alla consigliera Carolina Toia arrivado dal profilo Instagram della Consulta Giovani, a loro detta hackerato. Assolutamente contrario anche il consigliere comunale Letterio Munafò: «Io sono per l’inclusione di tutti, prima pensate ai bisognosi».

Il consigliere comunale Franco Brumana, favorevole al nuovo organo,  ha però invitato a rendere più flessibile la regola riguardante il numero dei partecipanti che a suo parere non dovrebbero avere limiti.  Proposta non accolta dalla maggioranza in quanto la scelta dei 10 componenti (proposti da almeno 10 persone) è una questione di «proporzione numerica per mantenere un equilibrio tra la doppia rappresentanza, quella dei singoli residenti e quella delle associazioni».

L’ultima parola è stata quella del sindaco, Lorenzo Radice: «Questa è la nostra idea di città che parte dal cambiamento – ha detto –  una città aperta, plurale, inclusiva, una città in cui le differenze sono le benvenute. Le consulte consentono la partecipazione e più sono, meglio è. Io preferisco una città con tanti ristoranti dove tutti possono mangiare quello che vogliono».

Redazione
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Pubblicato il 28 Dicembre 2022
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