Mentre la città è in fermento per le feste le api dell’Isola del Castello di Legnano sono in “blocco naturale”. Proprio così i piccoli e preziosi insetti all’inizio di dicembre si sono rinchiuse nei loro alveari per sopravvivere alle fredde temperature. A dicembre, le api non vanno in letargo, ma in “riposo attivo”. In pratica si chiudono nei loro alveari, limitando i movimenti per non disperdere energie e per non consumare la scorta di miele e polline nell’alveare.

Si dispongono tutte vicine al centro dell’alveare creando un glomere, una grande massa dove se ne stanno unite per tenersi al caldo. Come ci spiegano gli apicultori dell’associazione “Green in Town”, nata proprio per sviluppare progetti di apicoltura urbana, riforestazione e tutela ambientale, l’ape regina in questo periodo «ha smesso di covare». Approfittando di questo momento gli esperti hanno effettuato il trattamento per il contenimento della varroa, «un parassita ormai endemico che colpisce le api – spiega Andrea Moretti presidente dell’associazione, insieme a Luca Cantarella -. Il trattamento è stato fatto con una soluzione di acido ossalico: il liquido è stato fatto gocciolare tra i telai. È un prodotto naturale usato in apicoltura biologica». Prima di lasciare le piccole api nel loro tranquillo riposo gli apicultori hanno anche controllato che «le scorte di miele fossero sufficienti per passare il periodo invernale ed abbiamo stretto la popolazione su quatto o cinque telai: tenete conto che in primavera ed in estate una famiglia sta su sette, otto e alle volte su nove telai. Torneremo a controllarle verso fine gennaio».