Silvestri dopo la conferma come presidente del consiglio comunale di Legnano: “Ripartiamo dal rispetto”
Intervista al presidente del consiglio comunale Umberto Silvestri dopo la bocciatura della mozione di sfiducia presentata contro di lui dal centrodestra
Tre anni fa una mozione di sfiducia aveva segnato l’inizio della fine per l’allora amministrazione Fratus, che da lì aveva iniziato a perdere i pezzi fino ad arrivare a non avere più i numeri per governare tra i banchi del consiglio comunale. Ieri, martedì 20 dicembre, un’altra mozione di sfiducia ha messo nero su bianco un punto di svolta, comunque lo si guardi, per un consiglio comunale che, per quello che si è visto finora, può essere a buon diritto considerato tra i più litigiosi della storia di Legnano, almeno guardando al passato più recente.
Involontario protagonista è stato Umberto Silvestri, presidente del consiglio comunale, confermato nella sua carica grazie ai 12 voti su 21 che hanno respinto al mittente la proposta di revoca presentata da partiti e civiche del centrodestra: proposta che ha comunque incassato un voto in più rispetto alle firme in calce al documento con cui era stata presentata. E ora il parlamentino di Legnano dovrà trovare la chiave per voltare pagina.
Presidente, qual è il suo pensiero all’indomani della seduta incentrata sulla proposta di revoca?
Per prima cosa voglio ringraziare tutti i consiglieri che mi hanno confermato la loro fiducia: il loro sostegno mi dà la forza per continuare e per svolgere al meglio il mio ruolo, che non è un ruolo semplice anche perché quando si riveste una carica come questa bisogna lasciare da parte ogni appartenenza, come ho sempre cercato di fare nel modo più corretto possibile. Quello che mi è spiaciuto è che il dibattito, che è nel pieno diritto di tutti i consiglieri, alcune volte sia virato nell’ambito personale: mi ha amareggiato molto perché non avrebbe dovuto essere un ambito di discussione, tanto più che il consiglio comunale era aperto e pubblico proprio perché era in discussione il ruolo e non la persona.
Da dove devono ripartire ora la sua presidenza e il consiglio comunale di Legnano?
Ho tutta l’intenzione di continuare a fare il presidente del consiglio comunale forte della fiducia che mi è stata riconfermata e questo è il dato di partenza. Il mio compito sarà sempre quello di trovare soluzioni affinché vengano garantiti e tutelati i ruoli di consigliere di maggioranza e di minoranza, ovviamente nel rispetto delle regole e nel rispetto reciproco. Se vogliamo trovare un modo per proseguire credo che, come ha ribadito in modo conciso ma efficace la consigliera Marta Monti, la parola che dobbiamo tenere presente sia rispetto: è la parola giusta per mettere le basi per poter andare avanti e fare diventare il consiglio comunale un luogo dove vengano rappresentati gli interessi di tutti i cittadini, come dettato dalla legislazione. Spero in un consiglio più sereno e in qualche modo più produttivo.
Le firme in calce alla mozione erano otto, i voti a favore sono stati nove. Si è dato una spiegazione?
Sono convinto che questo nono voto non provenga dalla maggioranza nella quale io come consigliere sono stato eletto.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.