Via libera alla convenzione che trasformerà l’ex municipio di San Giorgio in una “Casa della associazioni”
La convenzione relativa al progetto per la nuova "Casa delle Associazioni" di San Giorgio è stata approvata con l'astensione di Uniti per San Giorgio
Via libera in consiglio comunale a San Giorgio su Legnano allo schema di convenzione tra il comune e la città metropolitana di Milano che permetterà a Piazza IV Novembre di riqualificazione il vecchio municipio di via Gerli, edificio in disuso ormai da una trentina di anni che ora è pronto a “rinascere” come “Casa delle Associazioni” grazie al finanziamento da 850mila euro ottenuto attraverso il PNRR.
Il progetto grazie al quale Piazza IV Novembre ha ottenuto i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che richiede complessivamente una spesa di poco inferiore ai 950mila euro, prevede che dall’edificio, la cui superficie è di oltre 330 metri quadri su due piani, vengano realizzati in tutto quattro locali da circa 50 metri quadri l’uno, ognuno dotato di servizi e di arredamento, oltre all’ascensore e ai locali tecnici. Di quello che una volta era il fulcro della vita politica cittadina rimarranno i pavimenti, mentre verrà rifatta la scala e verranno sostituiti i serramenti e soprattutto sarà necessario lavorare sulla bonifica dall’umidità. È previsto inoltre il rifacimento dell’intonaco delle facciate e il posizionamento di pompe di calore per il riscaldamento e di un pannello solare per la produzione di energia elettrica.
L’approvazione della convenzione da parte del parlamentino cittadino è arrivata però con l’astensione di Uniti per San Giorgio, che ha riscontrato «una divergenza tra il deliberato e la convenzione redatta da città metropolitana». «La delibera parla di assegnare il 3% dell’intervento a città metropolitana (per acquisire personale tecnico-specialistico da dedicare ai progetti PNRR, ndr) per un importo dei lavori a base d’asta di circa 630.000 – ha spiegato il capogruppo della civica di centrodestra Adriano Solbiati -, mentre la convenzione specifica che il 3% è sul costo complessivo dell’intervento. Si consideri che la giunta ha già aumentato il preventivo di spesa di oltre 100mila euro, arrivando così a 950mila euro. Inoltre la convenzione indica degli step ben definiti, ma non vengono considerate le conseguenze in cui si può incorrere in caso di ritardo. Credo che città metropolitana con questa convenzione abbia tutelato più se stessa, e con la fretta di approvare i provvedimenti si rischia di inciampare».
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