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Piano di Zona Alto Milanese, a Canegrate presto una struttura di accoglienza

Attraverso il Piano di Zona dell'Alto Milanese è stato presentato un progetto per richiedere fondi del Pnrr utili a ristrutturare un edificio, sul territorio canegratese, destinato a diventare un punto di riferimento per le famiglie a rischio

casa hausing senzatetto

Presto a Canegrate sorgerà una struttura di accoglienza per dare risposte ai cittadini in difficoltà. Si tratta di una struttura per housing led (abitare accompagnato) sempre in un’ottica di uscita dalla povertà. Attraverso il Piano di Zona dell’Alto Milanese, composto da 22 Comuni, è stato presentato un progetto per richiedere fondi del Pnrr utili a ristrutturare un edificio, sul territorio canegratese, destinato a diventare un punto di riferimento per le famiglie a rischio. Si tratta di un articolato piano condiviso sia dalle diverse amministrazioni, che dall’Azienda Sole impegnata anche sul fronte dell’housing sociale.  Una realtà delineata su carta così che, non appena arriverà il via libera del Ministero, diventerà concreta.

«Stiamo aspettando il “si” ufficiale del  Ministero –  ha sottolineato l’assessore ai Servizi Sociali di Canegrate Franca Meraviglia, intervenuta in questi giorni -. La manifestazione di interesse è stata fatta lo scorso gennaio, la delibera di giunta di messa a disposizione degli alloggi è stata poi approvata a giugno. Ed ora ci troviamo tutti in attesa di un responso che ci auguriamo sia positivo: con ogni probabilità a gennaio sapremo se potremo avviare il progetto».

Non si tratta di una casa dormitorio, bensì di una struttura più articolata dove le persone potranno trovare percorsi utili per tornare indipendenti. «L’intento è proprio quello di andare ad intercettare le situazioni a rischio, c0sì da evitare il peggio – afferma Meraviglia -. Spesso ci sono nuclei famigliari che si possono aiutare prima che vengano sfrattati. Ciò permetterebbe loro di rientrare con maggior facilità nel sistema». Il finanziamento richiesto è sui 700mila euro: una somma utile sia per riqualificare l’immobile individuato che per avviare il servizio che «andrà ad implementare la rete di aiuto già esistente sul territorio dell’Alto Milanese, ossia l’housing first. Come Piano di Zona abbiamo partecipato alla componente 2 missione 5 del Pnrr sull’investimento 1.2 percorsi di autonomia per persone con disabilità e sull’investimento 1.3 housing temporaneo e stazioni di posta. L’obbiettivo è una presa in carico globale delle persone in difficoltà: dare risposte ai bisogni primari e sostenere percorsi di inclusione sociale e lavorativa».

La fatica del vivere e la precarietà sul territorio non mancano, basta pensare al caso della famiglia che per diversi giorni ha pernottato in auto non avendo più una casa. Diverse le situazioni critiche anche nascoste: cittadini che avendo perso lavoro faticano a pagare affitto e bollette. Viste la richiesta in questi anni si sono attivati servizi come il Mercato Solidale allestito in via delle Rose a Legnano che danno supporto alle famiglie in difficoltà: tutti i mercoledì, infatti, una quarantina di famiglie fanno la spesa nella tensostruttura, allestita all’interno della parrocchia del Beato Cardinal Ferrari, prendono un carrello e scelgono i prodotti in base alle loro esigenze. Il caro bollette, però, ha messo alle strette anche realtà come la Casa San Giuseppe della parrocchia San Domenico: un punto di accoglienza riattivato nel 2016 che quest’anno non ha ancora riaperto i battenti proprio a causa dei rincari.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Dicembre 2022
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