Si accende l’albero in piazza Maggiolini, Parabiago dà il via al countdown verso Natale
Domenica 4 dicembre a Parabiago si accenderà l'albero di Natale con la musica del Corpo musicale Santo Stefano e the e cioccolata per tutti
Al via a Parabiago il conto alla rovescia verso il Natale con l’accensione dell’albero in piazza Maggiolini, che domenica 4 dicembre si illuminerà a festa sulle note della musica del Corpo musicale Santo Stefano e del coretto dell’oratorio, con cioccolata calda e the per tutti a cura dell’Oratorio Santo Stefano. Ad accendere l’atmosfera natalizia in città, inoltre, penseranno l’apertura del calendario dell’Avvento all’oratorio e il Babbo Natale al gazebo della Protezione Civile in piazza.
«Con sincero affetto desidero rivolgere a ciascuno di voi i migliori auguri di un sereno Natale – è il messaggio del sindaco Raffaele Cucchi per i suoi concittadini -, con l’auspicio che possiate riscoprire, in questo tempo di festa, occasioni da dedicare agli affetti più cari e preziosi, momenti di condivisione e fraternità con gli amici, attimi di qualità in cui perdersi senza la fretta e l’affanno della quotidianità. In questo tempo, il mio primo pensiero va ai minori affidati al nostro ente ai quali auguro di poter ricevere il regalo più grande: poter incontrare sulla loro strada adulti che li sappiano amare davvero in modo gratuito».
«Come ogni anno – aggiunge il primo cittadino -, l’arrivo del santo Natale ci invita a riflettere e a tracciare un bilancio di quanto fatto, donandoci l’opportunità di ringraziare tutte le persone che hanno contribuito, anche con piccole azioni, a rendere la nostra Parabiago una città migliore, ancora più bella, accogliente e “da vivere”, a partire dalle associazioni cittadine che, lavorando con passione, rappresentano spesso il volontariato che arricchisce di proposte e sostegno la vita comunitaria».
«Un grazie particolare va rivolto a tutta la realtà produttiva parabiaghese – conclude Cucchi -: imprenditori, artigiani, commercianti che con tenacia mantengono vivo il mondo del lavoro locale fronteggiando la crisi e le difficoltà che in questi ultimi anni ci vedono impegnati in un atteggiamento di resilienza. Natale significa, però, riporre speranza e fiducia in ciò che verrà se stiamo seminando bene, se prestiamo attenzione alla presenza dell’altro, perché l’impegno e il lavoro di tutti è una cura verso le proprie famiglie, ma indirettamente verso la comunità che viviamo».
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