Moria di pesci, acque rossastre e schiuma nel fiume, il sindaco di Parabiago: “L’Olona non è una discarica”
Il primo cittadino e consigliere metropolitano chiede controlli straordinari sugli scarichi presenti nel tratto del fiume Olona tra Parabiago e Nerviano
«L’Olona è una risorsa per il territorio, non una discarica». Il grido di allarme arriva dal sindaco di Parabiago e consigliere metropolitano Raffaele Cucchi, che dopo le segnalazioni arrivate nelle scorse settimane per i problemi rilevati nel tratto del fiume a cavallo tra la città della calzatura e Nerviano chiede di effettuare sugli scarichi presenti in quella porzione del corso d’acqua i controlli straordinari previsti dalla normativa.
A spingere il primo cittadino di Parabiago a chiedere al sindaco metropolitano Beppe Sala interventi tempestivi è stata la moria di pesci denunciata nelle scorse settimane nell’area all’intersezione tra il canale Villoresi e l’Olona, dove le acque hanno assunto un colore rossastro e un cattivo odore spingendo amministrazioni e volontari a mettere in allerta ARPA. Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente che, peraltro, è intervenuta due volte sul posto e ha effettuato anche una visita ispettiva ordinaria rispetto all’attività di una ditta della zona che si avvale di un depuratore con scarico attivo nel fiume, senza però rilevare particolari anomalie.
«Nell’ultimo periodo si è verificata un’importantissima moria di pesci e di mammiferi, situazioni maleodoranti nei punti di
scarico, colorazioni scure delle acque reflue immesse nel tratto di fiume e presenza di schiuma che crea molta preoccupazione nella popolazione dei nostri territori sulla qualità dell’acqua di questo fiume – sottolinea Cucchi -. Non ne possiamo più! Il territorio sta urlando per farsi ascoltare da chi può intervenire con controlli straordinari e mettere fine a questi episodi preoccupanti per il territorio, l’ambiente e la salute di tutti. I comuni del Legnanese e del Varesotto si stanno mettendo insieme per ragionare sulle modalità di monitoraggio, accertamento e segnalazione delle situazioni di anomalia che riguardano il fiume, ma questo non basta».
«Occorre far fronte comune per monitorare la qualità dell’acqua e che Città Metropolita di Milano, in qualità di Autorità Competente in materia di autorizzazione integrata ambientale, avvii un controllo straordinario sugli scarichi presenti sul tratto del fiume Olona di competenza, incaricando ARPA. Garantire il rispetto delle autorizzazioni e tranquillizzare la popolazione del nostro territorio sulla corretta gestione delle acque immesse non è solo un dovere civico e amministrativo, ma soprattutto una questione di coscienza… Mi chiedo e mi domando: perchè nella città di Milano si è così attenti alla qualità dell’aria per una migliore qualità della salute e della vita dei cittadini limitando l’accesso alle autovetture non idonee (area B), mentre nell’area metropolitana si ignorano inquinamenti ben più gravi e rilevanti? Due pesi e due misure?».
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