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Dieci pannelli con 30mila firme, pendolari in Regione contro i “Cronici ritardi”

I rappresentanti dei viaggiatori lombardi hanno manifestato oggi, 18 novembre, per chiedere nuovamente un confronto con il presidente Attilio Fontana in merito alle criticità presenti nel Sistema Ferroviario Lombardo

Presidio pendolari

Hanno stampato su pannelli tutte tutte le 30mila firme raccolte dal lancio della petizione per un servizio ferroviario serio in Lombardia, e le hanno portate davanti a Palazzo Lombardia per fare sentire la voce dei pendolari, sempre più esasperati da ritardi cronici, guasti e disservizi quotidiani. I rappresentanti dei viaggiatori lombardi hanno manifestato oggi, 18 novembre, per chiedere nuovamente un confronto con il presidente Attilio Fontana in merito alle criticità presenti nel Sistema Ferroviario Lombardo, presentando le ragioni della raccolta firme.

«Ad oggi – spiegano i comitati – non abbiamo ricevuto nessuna risposta formale da parte del Presidente. Come noto, sono passati ormai tre anni dall’ultima volta che sono stati convocati i Tavoli Territoriali con i Comitati dei Pendolari ed i Rappresentanti dei Viaggiatori allo scopo di verificare l’andamento del servizio, la programmazione degli orari, l’utilizzo delle penali, nonché discutere le proposte da parte degli utenti ai fini del miglioramento qualitativo dell’offerta. Invano, in questi tre anni, è stato più volte chiesto da parte nostra di riconvocare i Tavoli, come previsto dalla L.R. 6, dal Contratto di Servizio ed in conformità alla legislazione nazionale vigente. Sembra che, al riguardo, Regione Lombardia non ritenga che i Comitati di linea, formati da cittadini pendolari e da tempo accreditati da Regione stessa, siano rappresentativi degli utenti».

Presidio pendolari

Proprio perchè non sono mai arrivate risposte, i pendolari hanno promosso il presidio “Cronici ritardi” «per far sentire la voce dei 30.000 “sedicenti” (come sono stati definiti i comitati dall’assessore Terzi ndr) cittadini che chiedono risposte ed azioni concrete per avere un servizio ferroviario all’altezza delle necessità di lavoratori e studenti lombardi». Presenti in piazza anche esponenti del M5S e del Partito Democratico, tra cui il candidato alle regionali Pierfrancesco Majorino

«Non da ultimo – proseguono i pendolari –  siamo pienamente solidali con i pendolari che, ritenuti colpevoli di aver comunicato dati reali sull’andamento del servizio, hanno ricevuto da Trenord una diffida, con richiesta di indennizzo di diecimila euro. Una iniziativa inqualificabile ed in aperto contrasto con la stessa Carta della Mobilità dell’Azienda, ove sta scritto che “Trenord favorisce, inoltre, le occasioni di confronto, valuta le critiche, le proposte e i suggerimenti dei Clienti, delle Associazioni dei Consumatori e dei Comitati dei Pendolari”. Alla faccia!»

LA RISPOSTA DI TERZI

Subito pronta la risposta dell’assessore delegata ai trasporti, Claudia Terzi che ha definito il presidio «uno spot elettorale vero e proprio». «La dimostrazione che si vuole buttare in bagarre una questione complessa come il servizio ferroviario regionale – è il commento di Terzi davanti a esponenti del PD e del Movimento 5 Stelle – e che certi movimenti di pendolari sono più che un altro un’emanazione politica che vuole ergersi a rappresentanza di tutti i viaggiatori lombardi.  del PD e del Movimento 5 Stelle, oltre al ‘fresco’ candidato del centrosinistra per le elezioni regionali, Pierfrancesco Majorino.

«Non confondiamo la campagna elettorale – prosegue Terzi – con esigenze di un sistema complesso che poggia su un’offerta senza pari in Italia, oltre 2.180 corse al giorno e 700.000 passeggeri, ma che deve fare i conti con un’infrastruttura vecchia, inadeguata e satura, spesso causa di ritardi e soppressioni a catena come quelli che ieri e questa mattina hanno causato disagi sulla linea Milano-Arona-Domodossola. Certo – aggiunge l’assessore – le firme della petizione non sono poche e ne terremo conto anche se occorre contestualizzarle: 25.000 di queste sono state infatti raccolte durante le settimane del blocco del passante ferroviario quando i disagi erano sotto gli occhi di tutti».

«Da parte nostra – conclude l’assessore – continuiamo a mettere in campo risorse concrete per il miglioramento del servizio a cominciare dal rinnovo della flotta: 2 miliardi di euro per l’acquisto di treni nuovi, in totale 222, per sostituire da qui al 2025 le vecchie carrozze lasciate da Trenitalia in eredità al servizio regionale. Allora non è forse il caso che i pendolari alzino la voce con chi deve intervenire per dare alla in Lombardia un’infrastruttura ferroviaria adeguata al servizio e che possa dire addio ai binari unici che tanto rallentano la circolazione dei nostri treni?».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Novembre 2022
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