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“Sedicenti a chi? Associazioni e comitati pendolari rispondono all’assessore Terzi

I comitati della Lombardia non hanno preso bene le parole dell'assessore Terzi che li ha esclusi dai rappresentanti con cui dialogare: "I Comitati sono riconosciuti da Regione". Oggi presidio a Palazzo Lombardia

Guasto alla linea ferroviaria, pendolari sui binari

«Sedicenti a chi?». I comitati del pendolari della Lombardia, pronti oggi (18 novembre) a manifestare davanti a Palazzo Lombardia contro i “Ritardi Cronici”, non hanno preso per niente bene le parole con cui l’assessore regionale, Claudia Maria Terzi, li ha definiti di fatto escludendoli dalla platea di rappresentanti con i quali Regione Lombardia è tenuta a relazionarsi. A margine di un evento, l’assessore in quota Lega ha chiaramente dichiarato di «ascoltare le istanze dei pendolari, ma non dei sedicenti comitati che spesso e volentieri strumentalizzano la discussione».

A contro-ribattere è l’associazione Mi.Mo.Al (Milano-Mortara-Alessandria), ma tanti altri sono i comitati lombardi che hanno mal digerito le parole della delegata ai trasporti in Regione soprattutto dopo che in questi giorni sono tornate a peggiorare le già precarie condizioni dei pendolari alle prese con guasti, soppressioni, ritardi e treni troppo corti e affollati: «Ora – scrive l’associazione in un post sulla sua pagina facebook – se c’è qualcuno che strumentalizza, l’assessore deve solo guardarsi allo specchio, da più di due anni ha inopinatamente chiuso i contatti con i comitati. Fa finta di dimenticare che ha dei doveri ben precisi e cioè parlare con tutti i soggetti riconosciuti a interloquire e non solo con chi vuole lei. Un rappresentante delle istituzioni parla con tutti, il politico con chi vuole! Precisiamo che l’assessore consulta i rappresentanti dei viaggiatori durante le conferenze del TPL consentendo un intervento di 3 minuti in una riunione di più di cento persone della durata di 2 ore; il lettore capirà che definire dialogo e consultazione questa metodologia è una cosa molto ottimistica se poi l’assessore non dà seguito agli impegni da lei presi nei confronti di alcuni rappresentanti dei viaggiatori il cerchio si chiude»

L’associazione spiega poi il ruolo dei rappresentanti dei viaggiatori, «persone democraticamente elette dall’assemblea dei comitati-associazioni dei pendolari in una seduta presso regione Lombardia alla presenza di dirigenti e funzionari di regione stessa che hanno in precedenza verificato la rispondenza dei comitati-associazioni ai requisiti richiesti da regione stessa. Quindi i comitati-associazioni sono riconosciuti da regione Lombardia e l’assessore se ne deve fare una ragione o il presidente Fontana dovrebbe ricordarglielo. L’assessore Terzi – prosegue Mi.Mo.Al. – è altresì inadempiente insieme a Trenord perché in base al contratto di servizio vigente deve convocare almeno 2 volte l’anno gli incontri con i comitati-associazioni: l’ultimo incontro è stato ai primi di dicembre del 2019 poi più nulla. Un ulteriore occasione di incontro tra comitati-associazioni è previsto anche dalla carta della mobilità di Trenord ma anche questo è lettera morta non per responsabilità dei comitati-associazioni».

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Redazione
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Pubblicato il 18 Novembre 2022
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