Parabiago “boccia” l’area B, Fratelli d’Italia: “Un'”ecofollia” arrogante e classista”
Fratelli d'Italia spinge per la sospensione di Area B dopo l'approvazione in consiglio comunale a Parabiago della relativa mozione del centrodestra
Fratelli d’Italia “esulta” dopo il via libera in consiglio comunale a Parabiago alla mozione presentata dalla maggioranza di centrodestra contro l’entrata in vigore di Area B, provvedimento che al netto delle sfumature rimbalza ormai da settimane con lo stesso canovaccio da un consiglio comunale all’altro contro per il divieto di circolazione per tutte le auto a benzina di categoria fino a Euro 2 e per le Euro 4 e 5 diesel, anche in presenza di filtro antiparticolato, in un’area che copre oltre il 70% del territorio di Milano.
«Il comune di Milano dichiara guerra agli automobilisti e impone nuovi ed ulteriori divieti alla circolazione con Area B e Piano Aria e Clima – sottolinea Giuliano Polito, consigliere comunale di Fratelli d’Italia -: un'”ecofollia” arrogante e classista del sindaco di Milano Beppe Sala e di una sinistra senza argomenti, ormai interessata solo alle proprie “piccole narrazioni” – per citare l’ex presidente dell’SPD Oskar Lafontaine – postcomuniste. Il sindaco Sala deve avere dimenticato di essere anche sindaco Metropolitano e di dovere – teoricamente – rappresentare anche i territori della provincia di Milano e infatti il consiglio metropolitano ha approvato una mozione simile a questa presentata addirittura dagli stessi gruppi consiliari di centrosinistra, che hanno de facto preso le distanze dalla linea amministrativa del sindaco Sala, sconfessandolo e sfiduciandolo. Parabiago e il nostro territorio sono città con eccellenze locali, nazionali e internazionali e pretendiamo il rispetto del sindaco metropolitano Sala: impediamo che le nostre città diventino un grande parcheggio del comune di Milano e sospendiamo Area B».
«Per via di una politica “gretina”, si penalizza l’hinterland – aggiunge Pino Pozzoli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio metropolitano -. Si peggiora la qualità ambientale ai paesi della prima cerchia, che sono diventati di fatto un parcheggio per i pendolari e altresì si peggiora la qualità della vita di chi è costretto a svegliarsi due ore prima per andare a lavorare. Il sindaco dovrebbe rappresentare l’area vasta di Milano, in alternativa, dovrebbe dimettersi dal proprio ruolo».
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