Ubriachi o con lo smartphone al volante e in sosta selvaggia: 86 sanzioni in un weekend a Legnano
La Polizia Locale di Legnano nel fine settimana ha messo in campo un contingente potenziato per i controlli relativi alla sicurezza stradale
Al volante dopo aver alzato troppo il gomito, senza cintura o con lo smartphone in mano, trasformando Legnano in una giungla di parcheggi. Fioccano le multe nella Città del Carroccio, dove nel fine settimana la Polizia Locale – come è peraltro previsto che continui a fare, soprattutto in orario notturno e nei weekend – ha messo in campo un contingente potenziato per i controlli relativi alla sicurezza stradale che ha visto in servizio dalla prima serata fino a dopo mezzanotte tre pattuglie e sette operatori e soprattutto ha visto comminare complessivamente 86 sanzioni.
Come la sospensione di una patente con relativo sequestro del veicolo per guida in stato di ebbrezza ad un automobilista “pizzicato” dalla Polizia Locale al volante con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/lt, ovvero più del triplo del livello massimo consentito dal codice della strada. O come il sequestro di un altro veicolo sprovvisto di assicurazione, le 12 auto trovate dagli agenti senza revisione e gli otto automobilisti alla guida senza cinture di sicurezza, cui si aggiunge un altro conducente che guidava smartphone alla mano. Il tutto sullo sfondo delle tante soste insidiose sanzionate dal Comando di corso Magenta, che ha multato auto parcheggiate sui marciapiedi o vicino agli incroci, soprattutto in centro.
«I risultati del servizio effettuato in questo fine settimana dalla nostra Polizia locale evidenziano la necessità di proseguire nei controlli – sottolinea l’assessore al Benessere e Sicurezza sociale Anna Pavan -. Le strade urbane sono quelle in cui, statisticamente, avviene la maggior parte degli incidenti, quindi non dobbiamo abbassare la guardia sui controlli in chiave di sicurezza stradale. Da sottolineare che molte violazioni accertate riguardano i più elementari accorgimenti, come l’utilizzo delle cinture di sicurezza, che possono salvare la vita, ma che troppo spesso sono “dimenticati” sia da parte dei conducenti sia dei passeggeri dei veicoli, mentre dovrebbero far parte – ormai – del bagaglio culturale e dei comportamenti dei cittadini».
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