Il caro energia costa 1,5 milioni di euro a Nerviano, il sindaco: “Non mettere le luminarie è un segnale”
Scontro in consiglio comunale tra la maggioranza e Lega, GIN e Con Nerviano rispetto alla scelte di Piazza Manzoni di non posizionare luminarie
La crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina ha spinto alle stelle il prezzo di gas ed elettricità e gli aumenti si fanno sentire non solo per le famiglie e le imprese, ma anche per le amministrazioni comunali. Tanto che c’è chi ha scelto di correre ai ripari con un vero e proprio piano per il risparmio energetico: è il caso ad esempio del comune di Nerviano, che nelle scorse settimane ha annunciato l’adozione di una serie di misure come lo spegnimento delle luci nei parchi e nelle aree esterne delle scuole di notte e la rinuncia alle luminarie di Natale.
Proprio la scelta di non posizionare per le strade del paese decorazioni luminose, però, è finita sul banco degli imputati durante l’ultima seduta del consiglio comunale cittadino attraverso un’interrogazione di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano. Nel documento i gruppi di opposizione hanno chiesto a sindaco e giunta se sia stata valutata la possibilità di installare luminarie temporizzate, la quantificazione del valore monetario del risparmio energetico che deriverà dalla scelta di non installarle, se i fondi risparmiati verranno utilizzati per le famiglie in difficoltà e se verranno presi in questo senso altri provvedimenti e infine quali siano le iniziative messe in campo da Piazza Manzoni per Natale.
«Ho annunciato che l’amministrazione comunale sta intraprendendo una serie di iniziative per il risparmio energetico e in tutto questo la curiosità è quanto si risparmia dalle luminarie, non quali siano le ragioni per le quali si va a proporre un piano così drastico rispetto alla situazione energetica e come questa impatta sui conti del comune – ha replicato durante la seduta la prima cittadina Daniela Colombo -. Da gennaio 2021 ad ottobre 2022 abbiamo un incremento dei costi per megawattora dell’elettricità del 196% e un aumento dei costi del gas del 283%. Per il 2021 per l’energia abbiamo approvato un consuntivo da 395mila euro, che corrisponde più o meno a quanto appostato in bilancio per quest’anno, ma nei primi otto mesi dell’anno, il comune ha già speso oltre 400mila euro. Partendo da questi elementi, abbiamo fatto una stima: considerando che gli ultimi quattro mesi dell’anno incidono sul costo complessivo dell’energia per il 48% per quanto riguarda il gas e il 50% per quando riguarda l’elettricità, arriveremo ad un costo di circa 750mila euro per il gas e di 1,5 milioni di euro per l’elettricità, ovvero 350mila euro di costi in più per il gas e 740mila euro di costi in più di elettricità. Un milione che il comune di Nerviano dovrà in qualche modo recuperare, in parte dalla fiscalità e in parte grazie al decreto che consente di utilizzare l’avanzo di amministrazione. Da qui la scelta di adottare ogni misura per contenere i costi dell’energia».
«Il palazzo comunale di notte è completamente spento e questo consentirà di risparmiare circa 30mila euro; lo spegnimento dei parchi ci consentirà di risparmiare altri 5mila euro, le luminarie circa 4mila euro – ha aggiunto il sindaco -. Il punto però è che quando c’è una situazione emergenziale come questa, che riguarda i conti dell’ente ma anche famiglie, commercianti e imprese, bisogna dare dei segnali forti. C’è un tema economico molto pesante e un tema di responsabilità verso quelle famiglie che oggi devono decidere se pagare le bollette o comprare da mangiare. Ciò non toglie il fatto che gli addobbi di Natale ci saranno e ci saranno gli alberi illuminati con piccole luci a led nel capoluogo e nelle frazioni: togliere le luminarie non significa negare il diritto al clima natalizio che è lecito aspettarsi. Le luminarie rappresentano un qualcosa di minimale rispetto all’impatto energetico, ma di sostanziale rispetto al messaggio che vogliamo dare alla cittadinanza. Quando c’è da risparmiare, poi, si risparmia su tutti i fronti e si eliminano gli sprechi qualsiasi essi siano».
La scelta dell’amministrazione, però, non ha convinto l’opposizione. «Le priorità dell’opposizione non sono le luminarie, ma come consiglieri comunali siamo titolati a sollevare le questioni, per quanto lei possa ritenerle banali – ha sottolineato il consigliere leghista David Guainazzi -. Siamo tutti d’accordo sul risparmio rispetto alla crisi energetica e alle bollette in aumento, che ha il comune tanto quanto i privati cittadini: abbiamo solo sottolineato che risparmiare 4mila euro per le luminarie non cambia nulla per le casse del comune. D’accordo su tutte le altre iniziative, ma invidiamo a questo punto gli abitanti degli altri comuni che hanno della amministrazioni capaci di far fronte a spese esigue come 4mila euro per montare le luminarie natalizie. Avremmo preferito che anziché andare ad eliminare le luminarie si fosse dato qualche aiuto più concreto alle famiglie. Anche i 5mila euro che si risparmiano spegnendo le luci nei parchi di notte ci vedrebbero più d’accordo se i parchi di notte fossero chiusi: i cancelli rimangono aperti quasi sempre, togliendo la luce diventano quasi punti di degrado».
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