Castellanza omaggia Pasolini a cento anni dalla sua nascita con due mostre e uno spettacolo
Le due mostre si potranno visitare in biblioteca così come lo spettacolo teatrale che chiuderà la settimana dedicata al grande poeta, scrittore, regista ucciso nel 1975
Nel 2022 ricorre il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 -Roma, 2 novembre 1975). In tutto il paese si stanno svolgendo iniziative per celebrare questo intellettuale che fu poeta, scrittore, drammaturgo, regista, sceneggiatore, attore.
Anche la città di Castellanza desidera unirsi a questo tributo con una Settimana pasoliniana. Infatti dal 19 al 26 novembre la sala conferenze della Biblioteca Civica del Comune di Castellanza ospiterà il progetto Tra la Carne e il cielo. A cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini.
«In un articolo dello scorso febbraio – commenta Davide Tarlazzi, Assessore alla Cultura – Ernesto Ferrero, ricordando come Pasolini fosse “al tempo stesso fraterno e irraggiungibile, timido e aggressivo, umile ed egolatrico, […] un marxista segnato dall’educazione cattolica, un mistico sconfitto ogni giorno dalla propria sensualità, un letterato di iperculto e iperdotto cui la letteratura non bastava” lo ha infine definito come «il più potente degli ossimori di cui si è nutrita la nostra letteratura del ‘900». Il titolo scelto per la settimana pasoliniana richiama questa tensione divergente. Entriamo nel vivo di questo progetto tenendo presenti anche le parole di Dacia Maraini, amica dell’intellettuale: “Pasolini ha rappresentato un pensiero critico e sincero sul Paese, tanto critico e sincero da suscitare timore e desiderio di isolarlo per poi annientarlo. […] Pasolini oggi può insegnare a essere severi critici pur amando il proprio Paese. Anzi, proprio perché lo si ama, si cerca di suscitare negli altri la voglia di cambiare in meglio”».
Di seguito i contenuti del progetto culturale promosso dall’Assessorato alla Cultura:
MOSTRE
Io, Pier Paolo Pasolini. Videomostra a cura di Casa Testori
Biblioteca Civica. 19-26 novembre 2022 (lunedì chiuso)
Orario proiezioni: 15, 16 e 17. Ingresso libero
Inaugurazione sabato 19 novembre 2022, ore 17,00 con il curatore Davide Dall’Ombra, direttore di Casa Testori e docente di Storia della Critica d’arte all’Università Cattolica di Milano
Sei videoproiezioni della durata complessiva di 40 minuti; sei tappe per approcciare il percorso vitale e creativo di Pasolini. Non una mostra per parlare di Pier Paolo, ma per sentirlo parlare. Questi gli argomenti:
“È difficile dire con parole di figlio”. Le origini e la madre
“Il patrimonio della poesia popolare anonima”. La storia e la città degli uomini
“Manca sempre qualcosa”. La religiosità di Pasolini e il Vangelo secondo Matteo
“Il modo di essere uomini”. Il vero fascismo è l’omologazione
“Non si può scindere l’amare dal capire”. Il risveglio del popolo e Gennariello
“Distruggere e annientare quella solitudine”. Il saluto di Giovanni Testori
Leggendo Pasolini. Mostra a cura della Biblioteca civica
Biblioteca Civica. Orari visita: mart.-sab. 9.30-12.30, 14.30-18.30; dom. 15-18.30. Ingresso libero
Sei soste per leggere alcune pagine della produzione di Pasolini: poesie, lettere, articoli. Un invito a riprendere e approfondire testi che hanno dato voce a visioni, problemi, battaglie, trasformazioni. Un’occasione per riportare nel nostro dibattito le parole e i pensieri di Pasolini. Questi gli argomenti: la poesia alle origini, davanti all’esperienza religiosa, consumi e omologazione, dell’amore, le fatiche del vivere, un ricordo.
SPETTACOLO TEATRALE
Er poeta morto e ammazzato?
A cura della Compagnia Acetico glaciale
Biblioteca civica, 26 novembre 2022, ore 17, ingresso libero fino a esaurimento posti.
Il racconto di un borgataro romano sulla morte di un celebre poeta. Un dialogo tra mondi contigui: la poesia, che si fa esperienza quotidiana e concreta e la biografia di un Paese alla deriva, involgarito. Un racconto sardonico ai piedi del giaciglio funebre su cui riposa (per sempre?) un uomo, forse il poeta più celebre e meno letto dagli italiani. La sua poesia, prosa e il cinema come bisogni di un racconto primordiale s’intrecciano con il suono di un sax e di sonorità elettroniche che alludono a un futuro che non porta le gioie sperate ai propri cittadini.
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