Progetto da 120mila euro per il restauro della cappella votiva di San Clemente a Cerro Maggiore
Restaurata per l'ultima volta nel 1983, la cappella votiva di San Clemente grazie al progetto verrà restaurata sia internamente che esternamente
Via libera al restauro della cappella votiva di San Clemente a Cerro Maggiore. Costruita con ogni probabilità per proteggere dalle intemperie i prodotti dei campi e per difendere gli abitanti in casi come le epidemie di peste, la cappella è stata restaurata per l’ultima volta nel 1983 e ora rinascerà a nuova vita grazie al progetto approvato nei giorni scorsi dalla giunta Berra, che prevede una spesa complessiva di 120mila euro interamente finanziata dalle casse comunali.
Il progetto prevede la manutenzione e il ripristino degli elementi edilizi e tecnologici necessari per garantire l’eliminazione delle cause che hanno portato al degrado della cappella votiva, in primis le infiltrazioni d’acqua e la risalita dell’umidità. A questo scopo verranno demolita la pavimentazione interna e la soletta, verrà predisposto un nuovo vespaio aerato con bocchette e prese d’aria e verrà poi posizionata una nuova pavimentazione in cotto lombardo.
Anche la zoccolatura esterna verrà rimossa e sostituita da beole grigie posate non con la colla ma con un aggancio meccanico proprio per lasciare una via di sfogo all’umidità. È inoltre previsto il rifacimento completo della copertura con il recupero delle sole gronde in legno, che dovranno comunque essere carteggiate e riverniciate. Verranno anche sostituiti i canali di gronda e verranno installate la linea vita e le protezioni antipiccioni lungo i cornicioni della facciata principale.
Anche le facciate esterne della cappella votiva di San Clemente verranno rifatte: il lato della cappella su via XXV Aprile verrà scrostato, verrà verificata la stabilità del supporto murario e verrà poi eseguito un irruvidimento e formato il nuovo intonaco. Sulla facciata frontale su via San Clemente, invece, una volta verificata la stabilità degli intonaci, verrà sverniciata la superficie e verrà rasata e ripitturata la parete; verranno inoltre ricostruiti i cornicioni e la porta di accesso in ferro e vetro verrà fatta sabbiare e riverniciare. Per l’illuminazione degli affreschi e dell’altare verrà realizzato un nuovo punto luce all’interno della cappella.
«Per quanto riguarda gli interventi inerenti il recupero degli affreschi interne alla cappella – si legge infine nella relazione di progetto – si dovrà effettuare un lavoro molto più radicale in quanto le superfici si presentano in uno stato di conservazione decisamente precario; infatti, a causa di infiltrazioni di acqua e risalita di umidità si sono verificate efflorescenze saline in superficie, distacchi importanti dell’intonaco e polverizzazione del pigmento nei due terzi della parete. La gran parte della volta è andata perduta a causa delle condizioni pessime della copertura che devono aver consentito infiltrazioni di acque meteoriche molto a lungo col risultato di far crollare quasi completamente l’apparato decorativo. In volta lo stato di conservazione è discreto, si rilevano abbondanti cadute di colore ma nel complesso la lettura è sufficiente alla comprensione di ciò che resta delle pitture».
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