Fallimento Pensotti Sices Legnano, Lizzi ex RSU: «Continuate ad indagare per la dignità di tutti gli ex lavoratori»
Franco Lizzi ex Rsu Pensotti Fcl ed ex lavoratore Pensotti ha segnalato che al Tribunale delle Imprese di Milano è in corso una azione per individuare la responsabilità civile sul fallimento della azienda
«È in corso a Milano al Tribunale delle Imprese una azione per individuare le responsabilità civile sul fallimento della ex Pensotti Fcl, la fabbrica caldaie Legnano Spa: crisi che si poteva scongiurare». A segnalarlo in questi giorni, dopo tre anni dal licenziamento collettivo, è Franco Lizzi ex Rsu Pensotti Fcl ed ex lavoratore Pensotti: «Torno a parlare della vertenza Pensotti, un evento passato sotto silenzio e avvenuto tre anni fa per un buco nel bilancio di ben 55,8 milioni di euro. L’azienda di Legnano era sana, ma il Gruppo non lo era. Le banche hanno così chiuso i rubinetti alla Pensotti che non ha più potuto prendere ordini». Il fallimento della Pensotti Fabbrica Caldaie di Legnano è accaduto il 10 marzo del 2019, dopo una lunga vertenza. I lavoratori, infatti, erano già scesi in piazza per protestare, nel tentativo di scongiurare la chiusura. Ma non c’è stato niente da fare: prima la cassa integrazione, poi la Naspi e infine il licenziamento. A seguire nel maggio del 2020 l’immobile di via Boccaccio a Legnano è stato venduto dal curatore fallimentare. Ma la vicenda non sembra ancora chiusa.
«Pensotti aveva commesse e ha sempre lavorato, questa è la mia rabbia, ma è divenuta di proprietà di un gruppo disastroso – afferma l’ex lavoratore -. Continuo a ripeterlo, Il fallimento, se si voleva, si poteva evitare. Già nel 2016 in azienda si parlava di uscire dal Gruppo Sices per salvarci. Ma qualcuno dall’alto non ha voluto e così dopo pochi anni è fallita. Sono ormai trascorsi tre anni… la Procura di Varese con la Guardia di Finanza stanno indagando sui bilanci degli ultimi anni. Mi auguro che il giudice delegato, la Procura di Varese con la GdF vadano fino in fondo ad indagare per trovare le responsabilità di questo silenzioso fallimento, restato indifferente ai sindacati confederali di Legnano e anche ai politici legnanesi». Al Tribunale delle Imprese di Milano sono in corso udienze per azioni di responsabilità civile sul fallimento. «Occorre continuare ad indagare per la dignità di tutti gli ex lavoratori e di tutti i fornitori che si sono trovati in questo fallimento», conclude Lizzi.
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