L’appello di Carlo Bonomi all’assemblea di Confindustria Alto Milanese: «Salvaguardiamo la Manifattura Italiana»
Il presidente di Confindustria ha chiuso la a 77° Assemblea di Confindustria Alto Milanese. La speranza è vedere un'Europa unita. Se ciò non accadrà l'Italia dovrà esser capace di tutelare il Manifatturiero
«Senza industria non c’è l’Italia: ascoltate le imprese». Così Carlo Bonomi presidente nazionale di Confindustria ha chiuso la a 77° Assemblea di Confindustria Alto Milanese tenutasi lunedì 24 ottobre, in un affollato Teatro Tirinnanzi di Legnano. La crisi economica aggravata dalla pandemia è in questo momento acuita dai conflitti bellici in corso in Ucraina. E tutto questo coinvolge l’Italia e una Europa ancora incapace di pensare ed agire come tale. In questo contesto per Bonomi è necessario mantenere un unico obiettivo: «Salvaguardare la Manifattura Italiana. Altrimenti mettiamo a rischio milioni di imprese, posti di lavoro e famiglie». Quindi non importa il colore politico dell’attuale Governo e le sue «promesse da campagna elettorale». L’unica cosa essenziale è «portare a casa risultati nei tavoli tecnici europei per tutelare l’industria». Una sfida non facile, per Bonomi, perchè solo la crescita dell’Europa e dell’economia possono «dare stabilità».
In un contesto così difficile è stata data voce anche alla visione locale attraverso il sindaco di Legnano Lorenzo Radice, che ha parlato di una città inclusiva, sociale dove la scuola sia vista come una «opportunità» essendo di fatto la più «grande impresa» della comunità: «Dobbiamo certamente lavorare tutti insieme per raggiungere obiettivi e creare possibilità». così il sindaco che ha sottolineato di aver notato sul territorio segnali di cambiamento: «Ho visto aziende riaffacciarsi sul fronte produttivo ed ho notato come lo smart working post pandemico continui ad essere una realtà importante. In tanti vanno ancora fuori città a lavorare. Ma c’è un nuntrito gruppo di persone che lavora da casa: una presenza sul territorio che fa aumentare le richieste di servizi». A questo si aggiunge la “platea” di studenti composta da 11mila giovani di cui oltre 3mila arrivano da fuori: «La città investe su questi ragazzi. Ecco perchè la scuola è per noi l’impresa più grande che abbiamo sul territorio. È una grande opportunità». Non a caso la ricerca di nuove figure professionali spinge le imprese verso la formazione. Così il presidente di Confindustria Alto Milanese Diego Rossetti ha spiegato l’impegno nel portare avanti i corsi IFTS di meccatronica: «Vogliamo essere protagonisti nella formazione tecnica. Esiste una seria difficoltà nel nostro territorio nel trovare persone con competenze adeguate: figure professionali di cui le aziende hanno bisogno. Per questo ci siamo impegnati in prima persona. Il Gruppo delle imprese meccaniche- meccatroniche coordinato dal suo presidente, Maurizio Carminati, collabora da tre anni con l’Istituto Bernocchi di Legnano al percorso di formazione IFTS Meccatronica. Sono circa una cinquantina i ragazzi che hanno partecipato alle prime edizioni. Di questi una trentina è stata inserita nelle imprese associate e tutti lavorano. Contribuiamo nella progettazione delle lezioni e nelle docenze con circa 150 ore ogni anno e con imprenditori che salgono in cattedra. Il prossimo corso si avvierà a novembre e in primavera ci saranno i tirocini». Rossetti ha poi annunciato che a breve partirà anche un nuovo corso: Its Meccatronica della Fondazione Lombardia Meccatronica che coinvolgerà circa 25 studenti. Guardando poi al futuro, Rossetti segnala due problemi «l’Europa dovrà riuscire a correre unita verso obiettivi comuni e il potere speculativo dovrà essere estirpato dall’economia». In merito al nuovo governo, Rossetti ha affermato: «Diamo credito, ma non firmiamo una cambiale in bianco». E poi ha aggiunto «di certo gli imprenditori faranno la loro parte».
Numerose le domande poste dal pubblico alle quali l’esperto Antonio Villafranca rappresentante di ISPI ha cercato di dare risposte: l’Europa, il tetto del costo del gas, la transizione verde digitale, la guerra e tutti i suoi risvolti. Temi di attualità “sondati” in sala con la tavola rotonda tra Elsa Fornero, economista, ex ministro del Lavoro Federico Fubini, giornalista del Corriere della Sera, Alessandro Chiesi di Chiesi Farmaceutici, e presidente dell’Associazione ‘Parma, io ci sto!’. Hanno moderato i giovani di Politics Hub. Purtroppo a far paura non è l’inverno 2022 con i suoi rincari bollette, ma il 2023: quando tutte le risorse accantonate saranno ormai consumate. Ed è qui che, nuovamente, sorge la necessità e la speranza di vedere una Europa capace di fare «sistema», capace di fare il bene di tutti i suoi stati membri.
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