Inaugurato il 101esimo defibrillatore semiautomatico pubblico di Legnano. L’apparecchio salvavita è stato donato alla città dagli esercenti del Luna Park. Un modo per dire «Grazie» ai legnanesi che, dopo il blocco all’edizione 2020 , hanno accolto e aiutato i lavoratori del parco divertimenti messi a dura prova dall’emergenza sanitaria. Un gesto di solidarietà che «non dimenticheremo – afferma Eros Savioli responsabile del parco divertimenti -. Si, perchè abbiamo intenzione, per quanto ci sarà possibile vista l’attuale crisi energetica, di continuare a “regalare” qualcosa di utile a Legnano. Una città che ormai sentiamo come una seconda casa: una volta all’anno torniamo con la voglia di fare festa e di ritrovare gli amici».

La colonnina con il Dae, inaugurato nel pomeriggio di sabato 22 ottobre, si trova tra piazza Primo Maggio e l’Isola del Castello. Il posizionamento dell’apparecchio è stato seguito dall’associazione SessantaMilaViteDaSalvare AltoMilanese presieduta da Mirco Jurinovich. Per l’occasione i volontari della nota Onlus di Cerro Maggiore, da anni impegnata per diffondere la cultura dell’emergenza sul territorio, hanno spiegato ai presenti come comportarsi in casi di emergenza e come utilizzare il Dae «Il suo uso è semplice – spiega Jurinovich -. La presenza di questo apparecchio salvavita a Legnano ha già permesso di salvare diverse persone, ricordiamo tutti il salvataggio effettuato in estate nella Chiesa SS. Martiri a Legnano».

La postazione Dae è presente sulla mappa pubblicata sul sito di Sessantamilavitedasalvare Alto Milanese, e anche sull’applicazione (che si può scaricare sul cellulare) del Progetto Vita.  App che permette a tutti di partecipare in modo attivo alla rete di mutuo soccorso per i casi di emergenza cardiologica. «Invito tutti i cittadini a scaricare l’app Progetto Vita – ha commentato il sindaco Lorenzo Radice che ha partecipato all’inaugurazione -. Si tratta di un servizio utile: offre una indicazione generale sulla mappatura Dae del territorio. Ricordiamoci che tutti possiamo fare la nostra parte».