A Rescaldina torna “in aula” il Consiglio dei bambini e delle bambine
Durante il primo incontro il Consiglio dei bambini e della bambine per la prima volta si è confrontato anche con il Laboratorio Città dei Bambini
A Rescaldina riaccende i motori il Consiglio dei bambini e delle bambine, progetto che da ormai cinque anni vede al lavoro gli studenti di quarta e quinta elementare del paese per collaborare con i “grandi” rendendo il paese sempre più a misura di tutti e dando voce alle proposte e alle necessità più sentite dai cittadini di domani. I lavori del nuovo parlamentino junior hanno preso il via mercoledì 19 ottobre, quando i rappresentati degli studenti hanno incontrato in auditorium non solo sindaco, assessori e consiglieri comunali ma anche i componenti del Laboratorio Città dei Bambini.
«Quest’anno abbiamo deciso di far incontrare il Consiglio dei bambini e delle bambine con il Laboratorio Città dei Bambini, organo istituito un paio di anni fa che raggruppa anche una componente più adulta con membri della parte tecnica, degli uffici comunali e della parte politica, referenti delle scuole e rappresentati della associazioni – spiega l’assessore alla Città dei Bambini Elena Gasparri -: ci è sembrato bello favorire un confronto dal momento che le finalità sono le stesse ma i due organi non si erano mai incontrati. È stato un momento emozionante: i bambini erano già molto coinvolti, hanno portato tante idee e hanno fatto tante domande: ci sono tutti i presupposti per fare un ottimo lavoro».
L’avvio dei lavori del Consiglio dei bambini e della bambine ha portato con sé alcune novità. D’ora in poi, infatti, i gruppi di Rescalda e di Rescaldina si incontreranno in biblioteca e torneranno a lavorare insieme dopo qualche anno di stop dovuto a questioni logistiche e saranno seguiti oltre che da un operatore culturale anche da una nuova pedagogista che faciliterà gli incontri. «Le basi sono molto buone – aggiunge l’assessore alla partita -: da parte nostra è sempre una conferma della bontà di questo progetto, grazie al quale in questi anni sono emersi tantissimi progetti validi e i bambini ci hanno aiutato in molte progettazioni. Abbiamo già anticipato loro che certamente avremo bisogno del loro aiuto per alcuni progetti ai quali lavoreremo nei prossimi mesi e che vorremmo coinvolgerli proprio per ascoltare i loro bisogni e le loro necessità e strutturare delle proposte realmente in linea con una città a misura di bambini, che poi vuol dire una città a misura di tutti».
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