Negozianti e caro energia, Confcommercio Legnano: «Dal nuovo Governo subito azioni concrete»
I negozianti sono preoccupati, la speranza è veder presto soluzioni utili per fronteggiare il caro energia che sta mettendo in ginocchio negozianti ed imprese
Anche i commercianti di Legnano sono in attesa dell’insediamento del nuovo Governo. Perchè la speranza è quella di veder presto arrivare soluzioni utili per fronteggiare il caro energia che sta mettendo in ginocchio negozianti ed imprese. Più passa il tempo e più il futuro appare incerto: in queste settimane continuano ad essere recapitate bollette salate, spesso triplicate se messe a confronto con quelle degli scorsi anni. Si tratta di cifre importanti che pesano fortemente nel bilancio generale, soprattutto se ci sono dipendenti da pagare e ci si trova costretti a chiedere fideiussioni per estinguere subito il costo energetico.
Dal canto suo Confcommercio Alto Milanese sta cercando di venire incontro ai suoi associati. Ma coma fare? «I commercianti possono contare su noi – spiega Paolo Ferrè presidente della Confcommercio locale -. Chi si trova in difficoltà può rivolgersi ai nostri uffici, presentando la bolletta: Confcommercio paga subito e nel contempo eroga un finanziamento così che l’imprenditore possa estinguere con più tranquillità la spesa. Inoltre, chi ha necessità può chiedere di accedere direttamente alle fideiussioni. Insomma, stiamo cercando, per quanto possiamo, di stare vicini ai commercianti». Di certo queste azioni non bastano: risulta evidente la necessità dell’intervento del Governo. Ma di fatto cosa chiedete? «Chiediamo al nuovo Governo di agire subito per dare respiro ai commercianti e alle imprese – afferma Ferrè -. Ci vogliono crediti d’imposta a lungo termine e finanziamenti agevolati. Necessari anche incentivi importanti per permettere a tutti di potersi rendere autonomi sul fronte energia con l’installazione di panelli fotovoltaici». Ma il tetto al costo del gas è una soluzione possibile? «Certamente – conferma Ferrè -. E ci auguriamo che il nuovo Governo riesca a far sentire la propria voce in Europa».
Adesso, come possiamo definire la situazione? «Estremamente difficile. Ci sono attività come nella ristorazione e nell’alberghiero obbligate a tenere accesi riscaldamenti, luci e frigoriferi. Di conseguenza le bollette continuano ad aumentare – conclude Ferrè -. Nel contempo, le famiglie, anche se il vero caro bollette non l’hanno ancora registrato, psicologicamente si sentono bloccate: acquistano meno. E poi in generale il privato ha sempre meno potere di acquisto e questo si tramuta in un giro inferiore di affari».
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