Artigiani dell’Alto Milanese tra caro-energia e manodopoera introvabile: “Siate resilienti”
Confartigianato Imprese Alto Milanese ha festeggiato il suoi 70 anni di fondazione con una tavola rotonda al teatro Tirinnazi lanciando un messaggio di speranza
Confartigianato Imprese Alto Milanese ha festeggiato il suoi 70 anni di fondazione con una tavola rotonda, al teatro Tirinnanzi di Legnano, lanciando un messaggio di speranza e di resilienza. Lo ha fatto in un momento estremamente difficile per le piccole imprese, strette nella morsa del caro energia ma anche alla continua ricerca di personale specializzato che si fa fatica a trovare: «Da un cortile in via Giolitti con 30 associati siamo oggi passati alla sede di via XX Settembre con duemila associati in 46 Comuni. Ci sono state tante evoluzioni – ha detto il presidente di Confindustria Alto Milanese, Gianfranco Sanavia -. Oggi sicuramente la situazione è più complessa ma l’indirizzo che abbiamo sempre dato alle nostre imprese è quello di adattarsi, con la resilienza e lo spirito artigiano che ci contraddistingue. Le problematiche ci sono ma guardiamo al futuro con fiducia».
Il messaggio è rivolto soprattutto ai giovani, presenti in sala in rappresentanza delle scuole: «Non abbiate preclusioni: seguite le vostre passioni, non è detto che un grande medico sia più importante di un piccolo falegname. Ormai anche la differenza tra grandi e piccole imprese è diventato sempre più sottile. Nel nostro territorio ci sono tanti problemi ma abbiamo avuto Expo, e la settimana della moda ha mostrato che c’è ancora voglia di rivitalizzarsi. Abbiamo avuto il pienone anche nei comuni limitrofi per quanto riguarda la ricettività e la ristorazione. Ci sono segnali positivi che ci dicono che c’è voglia di fare. Quindi, collaboriamo. Chiediamo alle Istituzioni di ascoltarci, perchè siamo noi a rappresentare il sistema Italia».
Qui l’intervista al presidente Sanavia sul caro-energia (nella foto in copertina con il presidente di Confcommercio Altomilanese, Gianfranco Ferrè e il presidente di Confindustria Altomilanese, Diego Rossetti)
A chiedere più ascolto al Governo è stato anche Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato: «Abbiamo 831mila aziende con 3,5 milioni di addetti a rischio. Al nuovo governo chiediamo di toglierci l’ansia e la precarietà che ci ha accompagnato in questi anni. Diciotto cambiamenti sul superbonus non sono accettabili e creano solo grande incertezza».
60 MILIONI DAL PNRR
Fortunatamente, in mezzo a tante difficoltà, ci sono anche opportunità da cogliere: «A Legnano, grazie al Pnrr – ha detto il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice – saranno investiti 60 milioni di euro: un’opportunità anche per gli artigiani che saranno impegnati a realizzare opere e interventi. L’emergenza energetica preoccupa anche il Comune di Legnano: le bollette dell’ente sono passate da 3 a 6 milioni, ma davanti alle difficoltà dobbiamo metterci nelle condizioni di resistere rilanciando la creatività artigiana tipicamente italiana e il capitale umano, per portare avanti la transizione ecologica e digitale che dobbiamo attuare ora, insieme».
SERVE MANODOPERA
In sala erano presenti gli studenti di quinta degli Istituti superiori Bernocchi e Dell’Acqua. Con loro diversi artigiani che si affidano all’associazione di categoria per assistenza e servizi. Lina Osto è vicepresidente di Confartigianato AltoMilanese e imprenditrice del calzaturificio Nebuloni Eugenio di Parabiago. Conosce bene il problema del caro energia: le sue bollette sono raddoppiate ma è riuscita a contenere il rincaro grazie ad un cambio di fornitore. «Mi è stato consigliato dall’ufficio preposto dell’associazione ed è stato sicuramente utile – spiega l’imprenditrice invitando ad affidarsi ai consulenti di Confartigianato -. Io ho appena aperto un nuovo capannone e ho già stabilito una serie di provvedimenti per risparmiare il consumo di energia: dalla pausa pranzo ridotta al taglio del venerdì pomeriggio. Il problema maggiore resta però quello del personale: non troviamo manodopera, la manualità è andata persa. Un problema diffuso tra le aziende artigiane».
Alla tavola rotonda hanno partecipato l’Ing. Carmelo Iannicelli, presidente commissione TLC dell’Ordine degli Ingegneri di Milano, Aldo Bonomi, Coordinatore ricerca AASTER ed Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Lombardia e Paolo Alli, ex Presidente della Assemblea Parlamentare NATO che ha invitato ad alzare lo sguardo: «Oggi l’energia è uno strumento di conflitto, un tema globale che ha riflessi su ognuno di noi. Ma la guerra è un pretesto. C’è una grande speculazione mondiale che non è governata se non dalla borsa – ha detto Alli -: la politica deve ripensare questo schema. Dobbiamo pensare a una regola generale. L’Europa deve guardare tre paesi, Cina India e Turchia: bisogna avere una visione globale per risolvere questi problemi».
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