Arrestati quattro giovani, accusati di tentato omicidio per l’accoltellamento avvenuto lo scorso febbraio davanti ad un locale a Rescaldina. 

L’operazione è scattata alle prime ore di questa mattina, 20 settembre, al termine di un’articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. I Carabinieri della Compagnia di Legnano hanno arrestato, in esecuzione di un ‘ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Busto Arsizio, quattro giovani: due di nazionalità italiana, 24enne residente a Noviglio e un 21enne residente a Corbetta, destinatari della custodia cautelare in carcere; due kosovari, entrambi 25enni e residenti a Magenta, destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari. Tutti e quattro i soggetti sono indagati, a vario titolo, per tentato omicidio in concorso.

L’attività investigativa trae origine dal ferimento del 26enne ghanese, avvenuto alle 3 della mattina del 13 febbraio scorso nel parcheggio davanti ad un bar – ristorante di Rescaldina.

Le indagini hanno permesso di accertare che, poco prima del ferimento, c’era stata una violenta lite, per futili motivi, all’interno del locale. Tra questi c’era un 26enne di nazionalità dominicana che, poche ore dopo, a seguito di accertamenti e grazie alle testimonianze acquisite sul posto ed al rinvenimento di tracce ematiche nell’auto e sui suoi indumenti, è stato sottoposto a fermo per tentato omicidio.

Ulteriori e successive indagini hanno poi permesso di ricostruire dettagliatamente i fatti e di accertare che la prima lite era scaturita all’interno del locale ed era stata sedata dagli addetti alla sicurezza. Poco dopo, però, la vittima si era diretto verso la propria auto, è stato raggiunto da 5 soggetti che, secondo la tesi investigativa, lo avevano dapprima aggredito e poi accoltellato. Questi uomini sono stati poi identificati e nei 4 giovani arrestati, uno dei quali, un italiano.

Poco dopo i fatti quest’ultimo si era recato autonomamente all’Ospedale di Magenta per una profonda ferita ad un dito della mano destra. Le attività tecniche di intercettazione e le analisi del R.L.S. di Parma sulle tracce rinvenute hanno infine consentito di acquisire ulteriori elementi utili alla ricostruzione dei fatti.