«Con Calenda e Renzi, perchè qui ho ritrovato i valori che Forza Italia, spostandosi a destra, ha perso». Così il ministro Mariastella Gelmini oggi, domenica 11 settembre, ha lanciato la campagna elettorale di Azione – Italia Viva in un affollato Palazzo da Perego.

Con al suo fianco Paola Barbazza, coordinatrice cittadina, Giulia Pastorella, consigliere comunale di Milano, vicepresidente di Azione e candidata per la Camera dei Deputati nel collegio uninominale 09 e plurinominale 01 e Andrea Sfondrini, consigliere comunale di Abbiategrasso e candidato per la Camera dei Deputati nel collegio uninominale 05, entrambi a Milano e città metropolitana, Gelmini ha parlato a braccio per 23 minuti su un tema principale, “PNRR e crescita del territorio”, ma con robuste divagazioni elettorali e sulla caratteristica del prossimo voto «che deve essere un voto alle competenze, al coraggio di essere contro tutto e contro tutti».

«Non facciamo promesse che sappiamo non poter mantenere – un passaggio nell’intervento del ministro – . Un nostro elemento distintivo è lanciare solo promesse reali, anzi promettiamo meno rispetto a quello che sappiamo poter dare alla gente. Dal centro-destra, sempre più destra, e dal centro-sinistra ci distingue anche l’assenza di contraddizioni. Calenda e Renzi hanno sempre sostenuto Draghi, mentre ad esempio Forza Italia ha inseguito Lega e Fratelli d’Italia hanno fatto una scelta su Draghi che non mi è assolutamente piaciuta».

Sul PNNR, Gelmini ha trascinato il pubblico all’applauso sul concetto per il quale «i soldi del PNNR sono degli italiani e non si toccano. Noi siamo tra i pochi a dirlo. Noi siamo distanti da chi afferma che bisogna rinegozionarlo e piegarlo agli interessi della campagna elettorale. Il piano è una grande prova di solidarietà. Diffidiamo da chi vuole giocare con i soldi del PNNR per indirizzari ad esempio sull’energia. I problemi energetici ci sono, sicuramente, ma esistevano anche quando hanno deciso di sciogliere le Camere».

«Hanno una ipocrisia impressionante – altro passo con profonda critica agli avversari politici -. Adesso, cavalcano la preoccupazione della gente, per trarre vantaggio. Draghi è sempre stata la persona più adatta per discutere a livello europeo.  E, se oggi l’Europea sta aprendo la possibilità al tetto sul prezzo del gas, lo si deve proprio a Draghi».

Il finale è dedicato alla natura del prossimo voto: «Il nostro è un progetto politico, concreto e di buon senso. Il voto ad Azione e Italia Viva, è quindi una preferenza al “metodo Draghi” che è il “metodo Paese“, quello che in questi mesi di governo ha permesso di raggiungere risultati importanti».

In sala, tra diversi politici locali, il sindaco Lorenzo Radice: «Mi interessa il voto del 15 settembre – così nel suo intervento di benvenuto al ministro e agli altri relatori -, tuttavia mi interessa di più quello che accadrà dopo il voto. Un esempio arriva anche dal nostro territorio, dove stando tutti insieme, pur tra realtà diverse, stiamo realizzando progetti di grande utilità. Una modalità, questo della unità, che mi auguro venga riportato a livello statale, comunque vada il voto».