Dairago aspettava questo momento da quasi quattro anni, da quando il doppio stop dovuto alla pandemia aveva lasciato in stand by il Palio cittadino, pronto a ripartire da dove si era fermato nel 2018 quando è stata disputata l’ultima edizione. E ora finalmente il momento è arrivato: oggi, sabato 10 settembre il paese ha potuto riabbracciare uno dei suoi appuntamenti più attesi, anche se in forma ridotta rispetto a quella che i cittadini sono abituati a conoscere.

Nato nel 1981, il Palio di Dairago vede fronteggiarsi ogni due anni le quattro contrade in cui è diviso il paese – A Monda, A Kruzeta, San Ginisi e Madona in Campagna – che prendono il nome da simboli realmente esistenti sul territorio dairaghese. Le quattro “sorelle” del palio danno vita ad una serie di competizioni che vanno dallo sport classico ai giochi della tradizione, fino a sfide artistiche come il concorso fotografico, i murales e la costruzione di carri a tema per la riproposizione di ambienti tradizionali e scene del passato. Molto sentita in paese, la manifestazione vede normalmente una grande partecipazione dei cittadini, incompatibile con le restrizioni legate al contenimento del virus e con l’incertezza sull’evoluzione della situazione sanitaria degli ultimi anni.

Quest’anno, però, Dairago non ha voluto rinunciare ancora al “suo” Palio, e quindi ha optato per un’edizione in tono minore all’insegna dell’unione e della gioia di stare insieme che ha preso il via oggi con il concorso fotografico, il gioco delle carte, la corsa con i mattoni, la corsa con il cerchio e il torneo di basket 3 contro 3 e proseguirà domani con il calimone, la corsa con i trampoli, la staffetta dei bimbi, la corsa con i sacchi, il lancio delle uova, i piattini e il tiro alla fune.

«Il mio augurio è che il “Palietto” delle contrade 2022 di Dairago sia vissuto all’insegna della correttezza e dell’amichevole competizione – ha sottolineato il sindaco Paola Rolfi durante la cerimonia di apertura, appena prima del giuramento dei quattro capitani di contrada -. Abbiamo vissuto anni abbastanza pesanti, ma credo di interpretare il pensiero di tutto dicendo che c’è già un vincitore di questo Palio: il desiderio di stare insieme. Due anni di distanziamento forzato ci hanno veramente provato ma la voglia di ripartire la stiamo testimoniando oggi qui con la nostra presenza». «In questi giorni saremo in festa e ci divertiremo – ha aggiunto il parroco don Giuseppe Alloisio, auspicando che Dairago sia «sempre più unito nella concordia, nell’amicizia e nella collaborazione», al momento della benedizione delle contrade e degli stendardi -, ma continuiamo a partecipare anche dopo».