Bonus 200 euro per partite Iva: nessun clic-day, ma domande online
Non ci sarà quindi alcuna corsa contro il tempo per tutti gli interessati iscritti all'Inps, quindi artigiani, commercianti e gestione separata oltre che coloro iscritti alle casse di previdenza privata
Nessun click-day per il bonus da 200 euro destinato ad autonomi e professionisti a partita Iva. Non ci sarà quindi alcuna corsa contro il tempo per tutti gli interessati (iscritti all’Inps, quindi artigiani, commercianti e gestione separata oltre che gli iscritti alle casse di previdenza privata). Il “Bonus indennità contro il caro prezzi” (rientrante nel DL 50/2022 decreto aiuti) si potrà semplicemente richiedere presentando domanda dopo il 20 settembre. È quanto emerso in questi giorni in seguito di un incontro tecnico tra INPS e Adepp (associazione degli enti previdenziali privati).
Nel dettaglio il clic-day è stato scartato perché le risorse stanziate (integrate con il DL 115/2022) risultano sufficienti a garantire i 200 euro a tutti i potenziali aventi diritto. Le tempistiche e le modalità saranno, però, ufficializzate nei prossimi giorni: dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Da lì si avvieranno le tappe necessarie per erogare il Bonus. «È stato effettuato un approfondimento sullo stanziamento operato dal Governo (e integrato da ultimo con il DL 115/2022) – precisano da ADEPP – che si rivela capiente rispetto alla platea dei beneficiari, così come confermato dalla Relazione tecnica sul DL 115. Pertanto non c’è il rischio che i soggetti in possesso dei requisiti non accedano al bonus. Dunque ha poco senso parlare di click day, essendoci la possibilità di presentare la domanda entro il 30 novembre. Data che segna anche il termine ultimo per l’invio telematico della dichiarazione fiscale all’Agenzia delle Entrate».
In linea di massima la richiesta dovrà essere inoltrata entro il 30 novembre. E si ipotizza che potrà essere richiesta tramite Spid nelle piattaforme delle casse di previdenza (Inps o private). È inoltre già possibile delineare il profilo dei destinatari del bonus che non dovranno aver già preso il bonus come pensionati o lavoratori dipendenti.
Profilo destinatari
I beneficiari dovranno essere già iscritti gestioni previdenziali (iscritti all’Inps, quindi artigiani, commercianti e gestione separata oltre che gli iscritti alle casse di previdenza privata come avvocati, medici, architetti…) alla data di entrata in vigore del “Decreto Aiuti” (18 maggio 2022), con partita IVA ed attività lavorativa avviata. Dovranno aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020. I richiedenti dovranno aver conseguito nel 2021 un reddito complessivo (si deve prendere in considerazione non solo il reddito della partita iva, ma anche altri eventuali redditi – affitti, collaborazioni occasionali…) non superiore a 35.000 euro al netto dei contributi previdenziali e del reddito di abitazione principale.
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