Associazioni e società sportive e non più la partecipata Euro.PA al timone degli impianti sportivi di Legnano. È questa la proposta di Palazzo Malinverni per la prossima stagione sportiva ormai alle porte, messa nero su bianco dalla giunta guidata da Lorenzo Radice che durante una delle ultime sedute estive ha dato il via all’attivazione del percorso amministrativo per sperimentare la nuova gestione dei centri sportivi e ha dato incarico all’Ufficio Sport di confrontarsi con le associazioni interessate definendo le relative convenzioni e rivedendo di conseguenza il contratto con la multiservizi.

Ad oggi palestre e campi sportivi di Legnano sono nelle mani di Euro.PA, che si occupa della custodia, della pulizia e della manutenzione ordinaria delle strutture e di spogliatoi, spazzi annessi e attrezzature sportive di proprietà del comune. Questa soluzione, però, presenta più di un problema, dal coordinamento tra apertura e chiusura degli impianti e presenza o assenza delle associazioni sportive alla puntualità nell’esecuzione di alcuni interventi di manutenzione: problemi che per l’amministrazione sarebbero dovuti «non tanto a negligenze da parte di Euro.PA, ma soprattutto al modello operativo che vede intervenire sullo stesso tema diversi soggetti (l’Ufficio Sport, l’Ufficio Opere Pubbliche per gli interventi di manutenzione straordinaria, Euro.Pa Service, le diverse associazioni) con competenze ed esigenze diverse e allunga la filiera delle comunicazioni relative alla richiesta degli interventi, sia che si tratti di aperture o chiusure straordinarie, sia che si tratti di interventi di manutenzione tempestive, con inevitabili ritardi e conseguenti polemiche».

Da lì la decisione di provare ad affidare in via sperimentale gli impianti alle stesse società che li utilizzano – che peraltro non è nuova dalle parti di Palazzo Malinverni ma era già stata inserita nel documento unico di programmazione approvato nei mesi scorsi in consiglio comunale – con l’obiettivo di promuovere «una modalità gestionale degli impianti sportivi coerente con gli obiettivi programmatici dell’amministrazione comunale, il protagonismo dell’associazionismo e una maggiore efficienza ed efficacia nella gestione degli impianti che superi alcune criticità relative alla gestione attuale attribuendo alle associazioni fruitrici degli impianti compiti quali apertura e chiusura, monitoraggio e controllo durante lo svolgimento delle attività sportive, esecuzione delle pulizie ordinarie e periodiche ed esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria».

Il confronto tra il comune e alcune associazioni sportive potenzialmente interessate, alle quali il comune si impegna ad erogare un contributo relativo alle attività istituzionali «finalizzato a coprire la differenza tra i costi di gestione dell’attività sportiva e di conduzione dell’impianto e le entrate diverse», è partito già nelle scorse settimane, e se la sperimentazione andrà in porto sarà per Palazzo Malinverni un banco di prova importante rispetto alla gestione futura degli impianti sportivi, considerando anche che il relativo contratto con Euro.PA scadrà a fine luglio 2023.