LETTERA DI UN UTENTE SUL VALORE SPORTIVO DEL CAMPACCIO
7 Gennaio 2009
Riceviamo e pubblichiamo:
In questi giorni a tenere banco nel panorama sportivo, sono le bizze del campione brasiliano che ha nostalgia di casa o il debutto luccicante di quello europeo o ancora le indecisioni di chi deve vestire una maglia di una Nazionale piuttosto che un’altra. Invece per Campioni come Kipchoge in tv e sui grandi mass media internazionali non c’è tanto spazio.
Eppure quello che lui e gli altri kenioti hanno fatto in un Campaccio passato alla storia con la nevicata di queste ore, ci fa riavvicinare allo Sport con la “esse” maiuscola. Kipchoge come ha confessato alla stampa locale non aveva mai corso con la neve e con una rimonta da vero Campione ha lasciato Lebid, l’uomo venuto dal freddo, con un palmo di naso. Kipchoge, il Campione timido, dall’aria dimessa: lui è gli altri connazionali avvolti nelle coperte, niente esultanze da stadio nonostante ci fosse la tv a riprenderli.
Questo Campaccio ci fa riflettere su quale sport realmente vogliamo per noi e i nostri figli.
Lettera firmata
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