Teva a rischio chiusura a Nerviano, i sindacati: «Lavoratori preoccupati e disorientati»
Le organizzazioni sindacali durante il consiglio comunale aperto dedicato alla crisi Teva hanno richiamato l'azienda alla responsabilità sociale
«Continua, estenuante, incertezza» e «disorientamento». Così da oltre un anno vivono i dipendenti del sito Teva di Nerviano, per il quale la multinazionale ad aprile dello scorso anno ha annunciato la chiusura mettendo di fatto in bilico il posto di lavoro di quasi 350 lavoratori, 293 dei quali ancora oggi sono in forze all’azienda farmaceutica. Lo hanno denunciato Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di Milano e Legnano durante il consiglio comunale aperto organizzato venerdì 15 luglio per discutere la crisi occupazionale del sito produttivo.
Durante la seduta, tra le parole di vicinanza del mondo politico comunale, metropolitano e regionale, i sindacati, per voce di Vincenzo Parisi della RSU, hanno espresso «preoccupazione per l’evoluzione avvenuta a seguito della comunicazione di chiusura del sito di Teva che vede ad oggi, a distanza di più di un anno, i lavoratori vivere in una condizione di continua, estenuante, incertezza e disorientamento dovuti anche al fatto che le maestranze tutte continuano quotidianamente a lavorare in maniera apparentemente normale e discutono attraverso le RSU tematiche sindacali quali il premio di partecipazione, la gestione delle ferie e di prestazioni straordinarie, non ricevendo però alcun tipo di aggiornamento, soprattutto nulla che riguardi interessi per l’acquisto».
Quello che invece è arrivato ai dipendenti è la comunicazione della procedura di licenziamento collettivo per la chiusura dello stabilimento, che ha formalizzato «un percorso che lascia poche speranza a lavoratrici e lavoratori e alle loro famiglie. «Le organizzazioni sindacali, anche insieme all’amministrazione comunale di Nerviano, a seguito degli incontri avuti in Regione Lombardia hanno ripetutamente chiesto in questi mesi tavoli di confronto presso le strutture deputate a tali tematiche, ma l’azienda nei fatti si dimostra essere indisponibile – hanno sottolineato i sindacati -. Riteniamo questo un atteggiamento fortemente irrispettoso, oltre che di tutti i lavoratori, delle loro famiglie e anche del comune di Nerviano, nel quale Teva riveste un ruolo sociale molto importante».
«Siamo fiduciosi che i Ministeri da noi richiamati e sollecitati possano, insieme all’impegno che stiamo garantendo al comune di Nerviano oltre che alla Regione, far comprendere una volta per tutte agli esponenti aziendali il fondamentale principio di responsabilità sociale insito in ogni realtà imprenditoriale – hanno aggiunto i sindacati -. Le organizzazioni sindacali confermano di agire con ogni mezzo ed elemento utile al fine di tutelare il più possibile coloro che stanno subendo tali umiliazioni e migliorare tali disagi. Siamo sicuri che il consiglio comunale manterrà il sito di Nerviano a carattere industriale contro qualsiasi tipo di speculazione garantendo che non avvenga lo smantellamento».
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