L’Istituto Bernocchi di Legnano alla Fashion Week per “Diritto all’eleganza” di UILDM
L’edizione di quest’anno ha coinvolto circa 250 studenti e tredici Istituti, tra i quali vi è anche l’ISIS Bernocchi di Legnano, che ha presentato le sue proposte all’evento finale
Chi ha detto che l’eleganza vada sacrificata in nome della comodità? Sfatare un mito e abbandonare più di uno stereotipo: per questo è nato il progetto “Diritto all’eleganza” lanciato da UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare).
Promosso per la prima volta nell’anno accademico 2017/18, il concorso è andato via via raccogliendo interesse e partecipazione da parte di Accademie e corsi di Moda di tutt’Italia.
L’edizione di quest’anno ha coinvolto circa 250 studenti e tredici Istituti, tra i quali vi è anche l’ISIS Bernocchi di Legnano, che ha presentato le sue proposte all’evento finale, tenutosi il 14 luglio a Torino, nell’ambito della Fashion Week.
«L’idea che anima l’iniziativa – scrive la scuola – è che ciascuno abbia il diritto di valorizzare il proprio aspetto, di esprimere se stessi anche attraverso l’abbigliamento, e ciò indipendentemente dal fatto che il proprio corpo sia limitato o meno da qualche disabilità. Sì, perché in definitiva si tratta di garantire l’accesso alla radice autentica dell’eleganza, che è la possibilità di “scegliere” (come ci insegna l’etimologia della parola): scegliere di essere se stessi, innanzitutto, senza rinunciare al proprio gusto».
I lavori sono frutto di un lavoro di squadra, durato circa un anno, i capi preparati dall’Istituto Bernocchi di Legnano, che ha aderito all’iniziativa accogliendo con entusiasmo la proposta del presidente della sezione legnanese di UILDM, Luciano Lo Bianco.
La parte progettuale ideativa ha visto coinvolti alunni delle classi 3^V, 4^V e 5^V guidati dalla prof.ssa Cinzia Oliva; la realizzazione dei capi è stata curata da alunni delle classi 3^V e 3^Z sotto la guida dei docenti di Laboratorio proff. Nadia De Rossi e Francesco Capasso. Hanno inoltre collaborato al progetto le assistenti tecniche Di Rico Katia e Ornella Pati; a documentare il lavoro con fotografie e video hanno invece pensato i proff. Maria La Barbera e Antonio Lamattina. A Torino, a rappresentare le classi che hanno partecipato al progetto, erano presenti le allieve Francesca Pistoni, Giulia Tomasoni e Francesca Corrado.
Sulla base degli stimoli ricevuti negli incontri di formazione, allieve e allievi hanno dovuto cimentarsi scegliendo tessuti, modelli e dettagli per abiti che incontrando il gusto di chi li avrebbe indossati, garantissero loro anche piena autonomia. «Lavorando a questo progetto i nostri allievi hanno dovuto fare innanzitutto lo sforzo di abbandonare cliché legati al mondo della moda, accantonare innanzitutto l’idea che alla comodità si dovesse sacrificare la bellezza e l’eleganza – spiegano i docenti del Bernocchi responsabili del progetto – Fondamentale è stato anteporre l’attenzione alla “persona” nel suo complesso, individuando aspetti stilistico-formali atti a esprimere l’identità di Emanuela Vizzini e Alberto Di Grazia che avrebbero poi indossato gli abiti. Anche la scelta del colore è stata fatta con l’obiettivo di comunicare i tratti della loro personalità e trasmettere le loro vibrazioni emozionali».
«I nostri studenti dei corsi Moda hanno affrontato quest’anno per la prima volta una sfida creativa di questo tipo – sottolinea soddisfatta del lavoro svolto la professoressa Annalisa Wagner, dirigente del Bernocchi – Per loro si è trattato anche di un’occasione formativa ricca di valenze, se si pensa a quanto sia utile il progetto di UILDM per costruire una cultura dell’inclusività. L’auspicio è quello di rinnovare questa collaborazione in sinergia con il territorio legnanese`.
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