Dalla Regione quasi 190mila euro per Nerviano per la realizzazione di nuove postazioni per la ricarica dei veicoli elettrici a due ruote, bici e monopattini in particolare e mezzi di mobilità leggera in generale. I fondi sono arrivati grazie al bando “Infrastrutture di ricarica elettrica per enti pubblici 2022”, finalizzato all’assegnazione di contributi agli enti pubblici per l’acquisto e l’installazione di nuove colonnine per la ricarica per mezzi elettrici in aree pubbliche e quindi al sostegno all’utilizzo di veicoli a zero emissioni. L’iniziativa del Pirellone, che lo scorso anno aveva già premiato Parabiago, porterà in città 54 nuove postazioni di ricarica, per un totale di nove colonnine.

«Il progetto presentato – spiega l’assessore a bandi e finanziamenti Flavio Cozzi -, che si configura come il primo passo per la creazione di un’infrastruttura a disposizione della collettività nervianese, è stato premiato con il 13° posto in graduatoria a fronte di 152 domande ammesse e solo 33 finanziate, e con un finanziamento pari a 187.880 euro, che corrisponde al 100% delle spese previste».

Le nuove colonnine saranno realizzate entro il 31 dicembre e verranno posizionate nella zona dei campi da tennis comunali a Cantone, nel parco ex Meccanica, in piazza Vittorio Emanuele II, all’ingresso del comune di Nerviano nel parco comunale “Don Ugo Mocchetti”, lungo la ciclabile Villoresi all’altezza della chiesa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (più nota come Chiesa della Colorina) in prossimità del Sempione, nel parcheggio di via Garibaldi a Sant’Ilario, in piazza Don Musazzi a Garbatola, in piazza della Vittoria e nel parco pubblico di via Roma. Dei 54 punti di ricarica complessivamente previsti, 36 saranno a corrette continua e 18 a corrente alternata.

«Solo la perseverante e continua ricerca di fonti di finanziamento locale, regionale, statale ed europeo potranno consentire a Nerviano di investire, innovare e ammodernarsi a costo zero o a costi minimi – ribadiscono dall’amministrazione comunale -. Attività che mai prima d’ora ha ricevuto la giusta attenzione, bloccando di fatto ogni tipo di ristrutturazione o ricostruzione del patrimonio nervianese».