“Inutile la quarta dose se fatta con un vaccino vecchio di due anni. Il virus è cambiato”
Il prof. Antonino Mazzone sollecita sia controlli immunologici prima di effettuare la quarta dose, sia di seguire la strategia antinfluenzale con un vaccino adeguato ogni anno alle mutazioni del virus
Reduce dalla presentazione milanese dell’ultimo suo libro “Poteva non succedere. Storie di vita e di corsia”, il prof. Antonino Mazzone, direttore del Dipartimento di Medicina Interna a Legnano, anticipa in questi giorni una decisione che EMA (l’autorità sanitaria europea) annuncerà a breve. Per settembre, infatti, saranno approvati i nuovi vaccini su Omicron.
Il pensiero del medico legnanese è chiaro: «Le reinfezioni dei vaccinati con terza dose dimostrano che la nuova variante elude l’attuale protezione. Pensare a una quarta dose con un vaccino vecchio di due anni non ha senso. Sarebbe come proporre tutti gli anni contro l’influenza lo stesso vaccino con un virus diverso».
La quarta dose, tuttavia, continua ad essere proposta contro la nuova ondata provocata dall’alta contagiosità delle varianti Omicron BA.4 e BA.5: «L’obiettivo è ampliare sempre più l’immunità, ma – e qui il prof. Mazzone torna su un tema a lui particolarmente caro – dobbiamo anche capire bene la situazione immunologica di chi si sottopone al vaccino, prima di pensare alla quarta dose. Infatti, se il numero degli anticorpi raggiunge un livello alto, fare una nuova vaccinazione non ha un senso clinico e nemmeno immunologico».
Come detto, il pensiero del nostro medico sta anticipando la decisione di EMA per un vaccino più efficace e adatto a combattere le varianti del covid. In una nota di oggi, infatti, viene spiegato che «a partire dal prossimo autunno-inverno avremo a disposizione ogni anno un nuovo vaccino anti Covid, come succede con l’influenza. Le discussioni tra gli esperti sono in corso”. Il prof. Mazzone, di sicuro, è tra quelli allineati al pensiero descritto.
Le considerazioni del prof. Mazzone si possono trovare anche in una video-intervista apparsa in questi giorni sulla rivista online newsby.it
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