Storie autobiografiche di viaggi della speranza, di migrazione, di clandestinità nei libri di Eltjon Bida
Partito dall'Albania a 17 anni per curarsi in Italia lo scrittore torna, dopo "C'era una volta un clandestino", a testimoniare la sua storia di migrante con un secondo racconto ("Che fine ha fatto quel clandestino"). A breve presentazione alla Nuova Terra di Legnano
“C’era una volta un clandestino” e il seguito “Che fine ha fatto quel clandestino” sono due libri autobiografici di Eltjon Bida, quarantenne scrittore albanese che racconta, con una scrittura semplice e coinvolgente, testimonianze di una gioventù difficile, di un viaggio della speranza carico di incognite, di una clandestinità incerta.
Eltjon è tenuto in grande considerazione dalla comunità albanese del nostro territorio, perchè espressione di quella gente che ha compiuto lo stesso percorso e che vede nei suoi libri l’identica esperienza di vita.
Commenta Aleks Vulaj, tra le voci più rappresentative della gente albanese radicata in città: «Il libro tocca un po’ la storia di tutti noi, che in diversi modi, anche simili ai suoi, siamo approdati in Italia in questi ultimi trent’anni. Personalmente, mi è piaciuto appena ho iniziato a leggerlo, conoscendo bene i due ambienti dove si è collocata la narrazione. In questi anni poi ci troviamo spesso in diverse occasioni della nostra comunità a Milano e quindi abbiamo legato una amicizia oltre la stima».
Quanto prima, i due libri saranno presentati alla libreria Nuova Terra: «Per noi e per quanti vogliono approfondire il mondo immigratorio è consigliabile – consiglia Aleks – . Ma per tutti sotto l’ombrellone ci sta un bel libro del genere.
Auguro ad Eltjon Bida il miglior successo anche dalla parte della comunità di Legnano».
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