Assunzione dirigente a Legnano, Radice: «I colloqui saranno ripetuti per un vizio di forma, nessuna illegalità»
Dopo le accuse di parte delle minoranze sull'assunzione a tempo indeterminato della dirigente opere pubbliche, il primo cittadino comunica che c' è stato un vizio di forma e che, pertanto, i colloqui saranno ripetuti
Dopo il silenzio nel consiglio comunale del primo giugno, il sindaco Lorenzo Radice attraverso una nota stampa risponde alle accuse sollevate da Lega e Lista Toia in merito all’assunzione di una dirigente comunale che avrebbe «chiesto e sarebbe è aggiudicata il bando per un posto a tempo indeterminato».
Lo fa a poche ore dal nuovo consiglio consigliare, ribadendo che la procedura di assunzione è stata condotta e gestita esclusivamente da figure tecniche, in quanto «la politica ha il solo compito di dare indirizzi», comunicando che c’ è stato un vizio di forma nella composizione della commissione e che, pertanto, i colloqui saranno ripetuti:«Il teorema esposto da alcuni consiglieri con parole pesantissime all’indirizzo dell’amministrazione e dell’attuale dirigente delle Opere pubbliche è falso e da respingere in toto, a cominciare dalle responsabilità attribuite alla parte politica che avrebbe voluto, creando un posto ad hoc, “ricompensare chi ha contribuito alla campagna elettorale della coalizione di centrosinistra”. È un teorema che da ormai quasi 2 anni Lega e Lista Toia cercano di montare ad arte, fino ad arrivare a inventare cose che non esistono: e di cui ciascuno risponderà nelle sedi opportune. Un teorema che si basa sull’idea che la politica intervenga nella gestione del personale per fare favori o dare ricompense. Respingo fermamente queste accuse e tengo a ribadire che nella gestione del personale la politica può solo definire gli indirizzi agli uffici, i quali poi -nella propria autonomia gestionale prevista dalla legge- attuano le procedure. È proprio questo il motivo per cui in Consiglio Comunale né il sottoscritto né alcun assessore ha risposto alle accuse di una parte della minoranza. Questa procedura è stata condotta e gestita esclusivamente da figure tecniche degli uffici competenti e né io né i miei colleghi di giunta vi siamo entrati. La Lega e la Lista Toia ignorano il principio di separazione tra funzioni di indirizzo degli organi di governo e funzioni di gestione amministrativa dei dirigenti e degli uffici e pretendono che il sindaco si occupi anche di gestione, aspetto che a lui non compete. Non essendo in possesso di elementi di conoscenza per poter rispondere ho chiesto al dirigente del Personale di essere ragguagliato sulla procedura. Ho preso atto della risposta che mi ha fornito e che evidenzia, purtroppo, un vizio di forma nella composizione della commissione. Il che non comporta abusi di potere o illeciti penali, essendo un vizio sanabile con la ripetizione dei colloqui. Se è questo ciò cui si riferivano i consiglieri di Lega e Lista Toia, chiedo a loro, per il futuro, di moderare i toni e usare parole corrette, perché quelle pronunciate e scritte sono molto gravi e davvero lesive della dignità professionale e morale dei soggetti coinvolti. La selezione, nel caso specifico, è stata avviata con una determina con cui si bandiva la posizione indicando che i colloqui si sarebbero dovuti tenere alla presenza di un gruppo di esperti. Invece, per l’assenza di un dirigente comunicata a poche ore dall’inizio, si sono tenuti alla presenza del solo dirigente del Personale e del responsabile del Personale con funzioni verbalizzanti; tale composizione non risulta idonea rispetto a quanto previsto nel bando. Da qui la necessità di ripetere i soli colloqui e non l’intera procedura».
Da ricordare che al bando di mobilità per i tre posti hanno risposto otto candidati: due non sono risultati idonei e due non si sono presentati ai colloqui. I tre vincitori avrebbero dovuto prendere servizio nel settore a partire dall’1luglio; un risultato che, alla luce del vizio di forma, sarà annullato, in attesa di ripetere i colloqui e formare nuovamente la graduatoria.
“NESSUNA ILLEGALITÀ”
«L’accusa di Lega e Lista Toia è di aver creato un posto ad hoc per la attuale dirigente del settore Opere Pubbliche. Nulla di più falso – precisa poi Radice -. A tal proposito è da ricordare che, nella politica del Personale, la Giunta –come il TUEL prescrive– esercita un ruolo esclusivamente nella definizione dei fabbisogni del personale per tutto il Comune, sulla scorta delle indicazioni che il Segretario Generale propone di concerto con i Dirigenti. La delibera dei Fabbisogni di Personale ha espresso i seguenti obiettivi dell’amministrazione: dare priorità agli interventi che, in relazione al procedere degli investimenti PNRR, consentano all’Ente di gestire e portare a termine progetti o iniziative a carattere trasversale di elevata complessità organizzativa e, di conseguenza,
coprire tutte le posizioni che si rendono vacanti per turnover (pensionamenti, dimissioni, trasferimenti, ecc.) e rinforzare gli organici in alcuni settori particolarmente strategici, quali OO.PP e CUC (Centrale Unica di Committenza. Non è quindi “stato creato un posto” ma sono state istituite 4 nuove posizioni per il 2022 (una per le Opere pubbliche, due nel settore Gestione e Assetto del Territorio e uno ai servizi Sociali ed Educativi), e ben 5 sono previste per il 2023. Inoltre, nello specifico del settore Opere Pubbliche, ben tre figure di categoria D hanno cessato le funzioni nel giro di pochi mesi a seguito di dimissioni volontarie. Gli uffici, poi, hanno avviato le procedure per il reclutamento del personale. Falso è il fatto è che il bando fosse per un concorso, mentre era per una mobilità, procedura guardata con favore dalla legge per ragioni di contenimento della spesa: infatti, con la mobilità, la copertura dei posti si consegue attraverso un’ottimale ridistribuzione del personale pubblico già in servizio, in luogo dell’assunzione di nuovo personale. Del tutto fuori luogo sono quindi le illazioni nei confronti dell’attuale dirigente delle Opere pubbliche».
«Falso è che l’amministrazione gestisca “la cosa pubblica a propria discrezione, in maniera opportunistica e al di sopra di regolamenti e norme che tutelano il pubblico interesse”, perché la procedura in questione è stata bandita e conclusa dalle sole figure tecniche – conclude Radice -: Benché spiacevole la vicenda non ha nulla a che vedere con i profili di illegalità adombrati e per tanto mi auguro che le forze politiche abbassino i toni e interrompano la campagna di insinuazioni e discredito nei confronti dell’Istituzione Comunale».
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