Attenzione alle truffa con false mail Pec: «Sei indagato per pedopornografia»
A prima vista potrebbe sembrare vero, ma non lo è. Stanno nuovamente circolando le false mail che parlano di presunte indagini penali svolte da ufficiali di Polizia giudiziaria
A prima vista potrebbe sembrare vero, ma non lo è. Il nome e la firma in calce, la dicitura “Ministero dell’Interno”. Tutto potrebbe indurre la vittima ad aprire la mail e, magari, fornire i propri dati bancari oppure attivare un malaweare. Da giorni è tornato a circolare il tentativo di phishing già denunciato dalla Polizia Postale lo scorso novembre 2021 e anche nel gennaio 2022. Nelle caselle di posta elettronica arrivano false convocazioni di giustizia in cui vengono contestati reati anche pedopornografici.
La mail inizia così: «Io sottoscritto cap. Giuseppe Caputo ufficiale di Polizia Giudiziaria, in collaborazione con la sig.ra Catherine De Bolle, direttore di Europol Protezione Minori (BPM) visti gli articolo 20 21-1 e da 75 a 78 del Codice di Procedura Penale. Ti inviamo questo mandata poco dopo un sequestro informatico dell’infiltrazione informatica per informati che sai oggetto di diversi procedimenti legali in vigore». Sotto sono poi elencati reati di pedopornografia, pedofilia, cyber pornografia, traffico sessuale.
Si tratta di falsi messaggi che prospettano alla vittima una inesistente indagine penale con l’intento di indurla a ricontattare i “truffatori” e esporsi in questo modo a successive richieste di pagamenti in denaro o di comunicazione dei propri dati personali. La Polizia Postale raccomanda di diffidare da simili messaggi e avvisa che le Forze di polizia non contatterebbero mai direttamente i cittadini, attraverso email o messaggi, per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali, dietro minaccia di procedimenti o sanzioni penali.
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