Studenti della scuola primaria Tarra di Busto Garolfo alla scoperta del Parco del Roccolo e del canale Villoresi. Dopo i due anni di stop per la pandemia, sono riprese le uscite didattiche per gli alunni della scuola di via 25 Aprile e tra fine aprile ed inizio maggio più di 350 giovanissimi cittadini, guidati da volontari tra cui le guardie venatorie e gli accompagnatori del pedibus, hanno esplorato i boschi del paese.

Accompagnati dalla guardia venatoria della Federazione Italiana della Caccia Mauro Donetti, gli studenti hanno percorso i sentieri del parco imparando a riconoscere le tracce degli animali che popolano il polmone verde e a conoscerne vita e abitudini. Lungo tutto il cammino, poi, sono stati posizionati volatili impagliati per far vedere da vicino ai piccoli esploratori gli uccelli e permettergli di conoscerne il canto e le particolarità, e anche donnole, faine, volpi, tassi, puzzole e tanti altri animali impagliati, facendo “toccare con mano” agli studenti le dimensioni e, grazie alle spiegazioni delle guardie volontarie, anche le abitudini di vita.

Lungo il percorso dedicato alle “Vie d’Acqua”, invece, accompagnati da Adriana Gobbo del Gruppo di Ricerca Storica di Busto Garolfo gli alunni hanno potuto rendersi conto dell’importanza dell’acqua, della sua conservazione e distribuzione dai tempi andati fino ai giorni nostri, per poi raggiungere il canale Villoresi e scoprire il ruolo fondamentale che riveste per il territorio insieme alle guardie venatorie, assistendo anche alla simulazione del lavaggio di un lenzuolo trasportato su una vecchissima carriola di legno per vedere con i propri occhi quel che facevano ogni giorno bisnonne e trisnonne. Per i più piccoli, che hanno ascoltato da Sergio Olmo come negli anni ’60 e ’70 il canale sostituisse le piscine come luogo di villeggiatura ma anche come “vasca” per imparare a nuotare, c’è stata anche la possibilità di provare a pescare con canne rudimentali fatte di bastoni di legno, scoprendo come nei decenni passati al momento dell’asciutta del canale si usassero le forchette come fiocine per prendere i pesci. Anche lungo le “Vie dell’Acqua” Mauro Donetti ha parlato ai giovanissimi di pesci e uccelli tipici della zona.