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Intitolato a Legnano il giardino “Piera Pattani”, partigiana per la pace e la libertà

Alla cittadina benemerita è stato intitolato il giardino pubblico fra viale Gorizia e via Castello. Un luogo simbolico perchè vicino a due scuole, il liceo Galilei e le Bonvesin

Generica 2020

Intitolato, a Legnano, il giardino pubblico fra Viale Gorizia e via Castello a Piera Pattani (1927 – 2020), partigiana e cittadina benemerita. Un luogo simbolico perchè vicino a due scuole, il liceo Galilei e le Bonvesin, «dove i giovani crescono imparando, e dove i più piccoli, vengono a giocare con le loro famiglie». Presente alla scopertura della targa Luisa Cucchetti, cugina di Piera, che ha posato un mazzo di fiori rossi e bianchi; hanno partecipato alla cerimonia le classi V B E G del liceo scientifico Galilei accompagnati dalla dirigente scolastica Alessandra Belvedere e da alcuni docenti.

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Intitolati a Legnano i giardini "Piera Pattani" 4 di 6

L’intitolazione alla partigiana legnanese mancata nel 2020, è stata proposta dalla sezione cittadina di Anpi e rientra nel programma delle manifestazioni per il 77esimo anniversario della Liberazione, una ricorrenza che cade in un
momento in cui la guerra ha bussato di nuove ai confini dell’Unione Europea: «Per questo – ha dichiarato il presidente del consiglio, Umberto Silvestri – domani (24 aprile ndr) una rappresentanza dell’amministrazione comunale parteciperà alla Marcia della Pace Perugia- Assisi: la nostra scelta è stata infatti quella di legare la Storia all’attualità, la lotta di Liberazione all’appello alla Pace. Così oggi intitoliamo questo spazio verde caro a diverse generazioni di legnanesi a una partigiana che, come tanti giovani in quegli anni, ha abbracciato la causa della Resistenza per la libertà. E questo significava fare la scelta più difficile, perché voleva dire esporsi a rischi di rappresaglia e alla violenza dei fascisti, come infatti accadde». (Qui il discorso completo del presidente del consiglio)

Legnanonews aveva intervistato Piera Pattani in occasione della Giornata della Memoria, e in video aveva raccontato gli anni della guerra e i suoi sentimenti. A 16 anni aveva persino finto di baciare un uomo per salvarlo dai fascisti.

La storia di Piera

«La  storia di Piera – ha ricordato il presidente dell’Anpi legnanese, Primo Minelli – è quella di una ragazza di sedici anni che decide di entrare nelle fila della Resistenza per dare un contributo alla rinascita dell’Italia piegata dalla guerra voluta dal fascismo. Una scelta anche per combattere l’indifferanza e la rassegnazione. Divenne responsabile della diffusione della stampa clandestina, in particolare dell’Unità organo del partito comunista italiano e successivamente della stampa del Comitato di Liberazione Alta Italia organo della Resistenza. Stampa che veniva diffusa in città e sopratutto nelle fabbriche, con rischi altissimi. Se l’avessero scoperta i fascisti o i tedeschi sarebbe stata subito arrestata, torturata alla Casa dei Sciuri o sarebbe stata deportata nei campi di sterminio».

Parlare di lei e di tutti i Partigiani, ha sottolineato Minelli, «è oggi l’occasione per riflettere sui valori e sugli ideali che spinsero una generazione di giovani a scegliere la lotta Partigiana. Penso a cosa direbbe oggi Piera nel vedere quello che sta avvenendo nel cuore dell’Europa con la guerra in Ucraina. Griderebbe con noi: non vi è bastato vedere cosa è successo in Italia, in Europa e nel Mondo nel secolo scorso? Ecco perché i valori della Resistenza sono attuali, perché la pace e la democrazia la libertà non sono sempre assicurati, anzi occorre difenderli tutti i giorni».

Intitolati a Legnano i giardini "Piera Pattani"

Quindi un appello ai giovani «a riflettere sui valori che userete nel corso della vostra vita mettendoli al servizio della collettività affinché la vostra e le future generazioni non conoscano mai più guerre e dittature. “Prima gli esseri umani” deve essere lo slogan, altrimenti siamo condannati a ripetere gli orrori del secolo scorso». (Qui il discorso completo)

E’ stato Luca Socci, studente del Galilei a portare, infine, la sua riflessione sulla Resistenza, «una lotta di popolo – ha detto – alla quale presero parte cittadini diversi; una diffusa ed eterogenea azione di protesta al nazifascismo. Ognuno faceva il suo piccolo, ma è solo con l’azione coordinata di tutti che l’obiettivo di un Paese libero dalla dittatura è stato raggiunto. Da 80 anni ogni anno celebriamo il 25 aprile perchè gli orrori del secolo scorso possono ripetersi. È quindi nostro dovere richiamare alla memoria le tante gocce che hanno contribuito a formare il mare della resistenza e agire prontamente, se necessario, perchè siano salvaguardati i valori dell’uguaglianza, della democrazia e della libertà». La cerimonia si è conclusa sulle note di Bella Ciao intonata dal cantautore rescaldinese Rino Franchi.

Nel mese di marzo altri due spazi verdi sono stati intitolati donne, sottorappresentati nella toponomastica legnanese: la prima, a tutte le donne, essendo riferita all’8 marzo – Giornata internazionale della donna; la seconda alla poetessa e scrittrice Alda Merini.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Aprile 2022
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