L’obbligo del pagamento tracciabile (quindi con carte e bancomat), introdotto nel 2021, ha tagliato del 14,8% le detrazioni Irpef nella dichiarazione dei redditi. È quanto emerso dalle statistiche sulle dichiarazioni dello scorso anno, pubblicate in questi giorni di aprile dal Mef. Secondo questa dettagliata analisi è stato registrato un calo di 4,8 miliardi.

In pratica l’importo totale è stato pari a 27,2 miliardi, contro i 32 miliardi relativi invece alla dichiarazione dei redditi 2020 (dell’anno d’imposta 2019). Questo effetto è determinato anche dal fatto che nel 2020 alcune tipologie di spese detraibili al 19% sono state «commisurate al livello di reddito» e spettano in misura piena per i «redditi complessivi fino a 120.000 euro e decresce fino ad azzerarsi per importi che raggiungono i 240.000 euro». Nell’analisi viene poi evidenziato che gli oneri detraibili al 19% (non commisurati al reddito complessivo e tracciabili) ammontano a 21,2 miliardi di euro (78% del totale). Invece quelli commisurati al reddito complessivo ammontano a 6,1 miliardi di euro. Ed è poi emerso il deciso decremento delle spese sanitarie (-16,5%), degli interessi per mutui su abitazione principale (-9,5%) e anche delle spese per istruzione non universitarie (-39%). In generale il 20% delle detrazioni al 19% è nella classe da ’20.000 a 26.000’ euro.

Anche quest’anno sul fronte dichiarativo le regole sono le stesse: le spese detraibili dovranno esser state effettuate con strumenti di pagamento elettronici e soprattutto, tracciabile. Quindi vanno tenute le ricevute del bancomat, ma anche le copie dei bollettini. Ovviamente è utile anche l’estratto conto: documento utile per attestare la corretta esecuzione del pagamento con moneta elettronica e quindi giustifica le detrazioni effettuate. Ricordiamo poi che le principali novità di quest’anno in merito al 730 riguardano  (solo se pagati con il bancomat, la carta di credito o il bonifico) le detrazioni per il Superbonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la casa under 36 anni, oltre che per le nuove detassazioni del redditi. Novità che si potranno trovare nel rinnovato modello 730 precompilato che sarà messo a disposizione il prossimo 23 maggio.

Modello 730: slitta al 23 maggio la dichiarazione precompilata

“Fisco e tasse in pillole” la rubrica per aggiornare i lettori sulle scadenze e le novità relative al mondo fiscale e tributario con la consulenza dei commercialisti dello “Studio Penati” di Legnano