Il senso del dovere, la disponibilità e la smisurata capacità di prestare attenzione ed intervenire nei confronti di chi è in difficoltà, per chi conosce Paolo Posella (nella foto, durante la consegna della benemerenza civica a Legnano nel novembre 2021), sa che non sono novità, tantomeno, occasionalità. Paolo è così, Paolo ce l’ha nel sangue, ce l’ha scritto nel suo DNA.

Quasi assiderato viene salvato da un poliziotto in pensione

Questa breve e doverosa premessa è dovuta prima di raccontare un recente episodio che lo ha visto, ancora una volta, protagonista. Preoccupato per il fatto che da alcuni giorni non incrociava, come quasi quotidianamente accadeva da anni, un suo anziano conoscente che viveva solo, senza troppi indugi, decide di recarsi nell’abitazione dello stesso per sincerarsi delle sue condizioni. Non disponendo delle chiavi per poter entrare nell’appartamento, contatta la persona che settimanalmente accudiva l’anziano.

Varcato l’ingresso, nel corridoio trovano l’anziano riverso a terra, non in grado di muoversi, con echimosi varie, sangue fuoriuscito da una ferita causata dalla caduta e una situazione igienica molto compromessa. Immediatamente allerta i soccorsi ed un amico medico che presta le primissime cure.

L’anziano si riprende e con estrema lucidità manifesta immediatamente la volontà di non voler essere ricoverato, sottoscrivendo il relativo documento di rinuncia agli stessi operatori sanitari intervenuti. Preso atto della situazione, Paolo rassicura l’anziano e coadiuvato anche dalla moglie Claudia, previo consenso dello stesso, per due giorni e due notti, senza interruzione, gli sta acconto, lo accudisce tenendogli compagnia e, con le dovute cautele, lentamente, riesce a convincerlo circa l’opportunità di ricoverarsi e sottoporsi ad esami clinici approfonditi. Così è stato, l’anziano conoscente ora sta bene e dell’episodio non gli è rimasta alcuna traccia.

In momenti come quello che stiamo tutti vivendo dove, purtroppo, c’è una forte tendenza a chiudersi nel proprio ambiente, nel proprio guscio, avere la certezza che in giro vi sono ancora persone come Paolo che con disinteresse vanno nella direzione opposta ci riempie di gioia e ci fa sentire un po’ più umani e un po’ meno soli.